Il caos di Hellboy, è stato un incubo fare il film

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La lavorazione del reboot di Hellboy ha scatenato il caos nel dietro le quinte

I guai durante la lavorazione di Hellboy sono stati molteplici e non sono stati semplici da affrontare. Alcuni addetti ai lavori hanno raccontato la loro esperienza al sito americano The Wrap. Il regista Neil Marshall ha rilasciato un semplice “no comment”.

Il licenziamento del direttore della fotografia come messaggio al regista

Uno dei problemi più grossi è stato quello del licenziamento del direttore della fotografia mentre stava facendo il suo lavoro. Sam McCurdy, viene riportato, è stato licenziato semplicemente per aver fatto quello che Marshall gli ha chiesto di fare. I produttori, Lawrence Gordon e Lloyd Levin, si dice stessero cercando di inviare un messaggio a Marshall del tipo: pur essendo il regista del film, non doveva essere lui il capo, ma un semplice operatore.
L’avvocato di Levin ha dichiarato:

“Mentre il mio cliente non commenterà il motivo per cui Sam McCurdy è stato licenziato in quanto si tratta di una questione privata, sappiate che si trattava di una decisione di gruppo e non aveva assolutamente nulla a che fare con il signor Levin che come è stato detto inviava quache tipo di ‘messaggio’ a Neil Marshall”

Nello stesso commento, l’avvocato aggiunge che è il regista a montare questa storia, assolutamente senza fondamento. Il licenziamento di McCurdy (sostituito da Lorenzo Senatore) è stato un duro colpo, poiché era Marshall e McCurdy erano stretti collaboratori da tanto tempo.

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Secondo gli addetti ai lavori – che TheWrap ha accettato di non nominare perché temono ripercussioni sulla carriera – diverse questioni rimangono in discussione:

– Tre persone hanno detto a TheWrap che Levin ha interrotto spesso Marshall davanti alla truppa e al cast mentre Marshall cercava di provare gli attori, talvolta dando loro indicazioni diverse rispetto a quelle fornite dal regista. L’avvocato dice che il suo cliente ha parlato delle questioni sul set in disparte con Marshall e non davanti il cast

– Due addetti ai lavori hanno detto che David Harbour (che interpreta Hellboy) si è allontanato ripetutamente dal set, rifiutando le varie richieste di Marshall per realizzare altre riprese. L’avvocato Singer ha detto che il suo cliente non ha memoria di ciò.

– Due addetti ai lavori hanno detto che la sceneggiatura è stata riscritta durante tutta la produzione. Uno di loro ha detto che la riscrittura includeva l’apporto degli attori Harbour e il co-protagonista Ian McShane. Su questo punto l’avvocato Singer ha risposto: “Solo poche scene sono state riscritte durante la produzione, e né David Harbour né Ian McShane hanno riscritto la sceneggiatura. Riscrivere alcune scene di un film durante la produzione è consuetudine nell’industria dello spettacolo, anche da parte di attori, produttori, scrittori e registi”.

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– Un altro addetto ai lavori ha descritto una grossa lite prolungata su un albero surreale che occupa un posto di rilievo nel film. Marshall voleva un albero asimmetrico e dall’aspetto realistico. Ma Levin lo ha scavalcato, insistendo su un albero simmetrico. Poi, in post-produzione, l’albero è diventato di nuovo asimmetrico. L’avvocato Singer ha contestato qualsiasi suggerimento di Levin: “Il design dell’albero, come centinaia di altri elementi di design del film, è stato oggetto di un processo di progettazione ed evoluzione esaustivo”.

I due attori chiamati in causa per la riscrittura di alcune scene non hanno voluto commentare.

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