Una data da segnarsi assolutamente.
Michael Jackson, a quasi un decennio dalla sua morte, continua ad essere il bersaglio di accuse pesantissime. Il recentissimo Leaving Neverland torna a fare luce sullo scandalo della pedofilia che travolse il cantante quando era in vita. Crimine per il quale ha subito svariati indagini e processi che l’hanno sempre prosciolto. Questo documentario però ha ribaltato l’opinione sul cantante, passandolo ad un preciso riesame umano ed artistico.
I ragazzi che accusano Michael Jackson , Wade Robson e Jimmy Safechuck, all’epoca professarono l’innocenza della popstar. Oggi tornano sull’argomento, e i dettagli che hanno rivelato su ciò che succedeva al Neverland Ranch hanno scosso profondamente gli animi. Talmente tanto da aver fatto sparire Michael Jackson da alcune rotazioni radio. Lo scandalo si è radicato profondamente nella memoria del cantante, e perfino I Simpson hanno censurato la bellissima puntata in cui la famiglia gialla incontra la popstar.
Una vera e propria damnatio memoriae.
Ovviamente c’è anche l’altra campana, quella dei fan di Michael Jackson. Grazie a loro e al loro sostegno in altre classifiche e radio i suoi album sono tornati a girare con sempre maggiore frequenza. La nipote di Michael Jackson si è espressa chiaramente sul documentario:
Inoltre la famiglia del cantante sembra stia preparando una contro-offensiva a Leaving Neverland. Non hanno solo infatti ribadito il loro ruolo di supporto quando il cantante era in vita, ma hanno addirittura proposto una campagna di crowdfunding per un’opera alternativa al documentario pietra dello scandalo.
Un processo che quindi continua a durare negli anni, sulle spalle di un olimpico del pop che non c’è più. Ormai la verità giace sepolta sottoterra, e persistono solo convinzioni ed interpretazioni che ciascuno di noi può costruirsi davanti alla realtà che ci viene presentata. L’occasione di formulare le nostre ipotesi l’avremo il 19 e il 20 marzo, date in cui Canale 9 trasmetterà Leaving Neverland.
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