I migliori prodotti televisivi del 2018

Il 2018 è appena passato ed è tempo di fare bilanci. Ecco a voi i migliori prodotti televisivi del 2018! Serie tv, miniserie e film per la televisione.

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Serie tv iniziate nel 2018

1) Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles

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Jim Carrey interpreta Jeff Pickels, storico presentatore di un noto spettacolo per bambini. Un personaggio apprezzato dai più piccoli come anche dagli adulti, spesso cresciuti con la sua figura in televisione. Jeff è ammirato e amato dall’intera popolazione di telespettatori che lo hanno seguito lungo tutta la sua carriera. A seguito di un incidente stradale, purtroppo, Jeff perde uno dei suoi figli. La morte di quest’ultimo è l’innesco per tutta una serie di eventi che cambieranno drasticamente la vita di Jeff. Innanzitutto l’abbandono della moglie e la successiva crisi esistenziale, la quale conduce il nostro protagonista a riconsiderare interamente la sua vita e la sua carriera. In tal modo veniamo catapultati nelle profondità dell’emotività di Jeff, il quale, giorno dopo giorno, crolla dietro la maschera dell’idolo dei bambini.

Kidding scandaglia nell’esistenza di Jeff e dei personaggi che ruotano attorno a lui in un modo del tutto originale e profondo. Così il pubblico subisce un profondo processo di empatizzazione con i personaggi messi in scena. Attraverso i 10 episodi che costituiscono la miniserie si delinea l’evoluzione di Jeff, attraverso picchi e ripide discese che lo portano di volta in volta verso il baratro. Kidding risulta una serie del tutto anomala, vengono trattate tematiche di un’estrema profondità, attraverso un linguaggio particolare, quasi fanciullesco. Un linguaggio che contraddistingue il cinema di Michel Gondry. Grande merito va riconosciuto all’interpretazione di Jim Carrey, che torna a collaborare con il regista francese dopo il successo di Se mi lasci ti cancello, il quale sembra portare sul piccolo schermo la sua storia personale. Kidding elabora la tematica del lutto e della perdita, fino alle considerazioni sull’identità in crisi e precaria, risultando essere un’opera affascinante e meravigliosa, dotata di una straordinaria complessità. Uno dei prodotti televisivi di maggior interesse degli ultimi anni, di cui consigliamo assolutamente la visione. Kidding (qui la nostra recensione) è prodotta da Showtime e trasmessa in Italia da Sky Atlantic.

(a cura di Aurelio Fattorusso)

2) The Terror

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Fra le migliori serie del 2018, non poteva assolutamente mancare la nuova creatura prodotta da Ridley Scott, la clamorosa The Terror. Basata sull’omonimo romanzo di Dan Simmons, la serie racconta la disastrosa spedizione delle navi HMS Terror e HMS Erebus alla ricerca del passaggio a nord-ovest, preziosa rotta navale che avrebbe consentito di aprire una nuova via verso l’Asia.

La narrazione, costruita su approfondite ricerche storiche e testimonianze dell’epoca, segue in un primo momento i binari della storia, per poi virare progressivamente verso il fantasy horror. Alle molte insidie proprie dell’Artico, si aggiunnge infatti un oscuro e misterioso predatore, determinato a colpire i già provati marinai della Royal Navy.

Ambientata a metà dell’800, The Terror ci accompagna passo passo nell’inesorabile resa dell’equipaggio di fronte ad una natura contro cui l’essere umano non può che recitare il ruolo di piccola, misera preda. Mentre i ghiacci, bellissimi e terribili, imprigionano le navi impedendone il prosegumento, gli uomini del capitano Francis Crozier (un ottimo Jared Harris) si ritrovano a lottare contro il più subolo dei nemici: se stessi.

Mostrandoci la vana impresa dell’equipaggio, The Terror ci mette di fronte alla nostra insignificanza. Le incredibili lande artiche, tanto letali quanto mozzafiato, diventato teatro dell’inevitabile sgretolamento umano e sociale.

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Sebbene conditi da una sfumatura fantasy horror, gli eventi ci vengono mostrati in maniera assolutamente realistica. Il freddo, la fame, il disperato terrore e la lenta discesa verso la follia, sono riportati in modo crudo e credibile.

Ciò che ne risulta è una serie agghiacciante, profonda, spiazzante, capace di deliziare e atterrire allo stesso tempo. The Terror, trasmessa negli States da Hbo, è distribuita in Italia da Amazon Prime Video; se non lo avete ancora fatto, vi consigliamo assolutamente di recuperarvela!

(a cura di Emanuele Marcucci)

3) The Romanoffs

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The Romanoffs è una serie che, purtroppo, non ha suscitato molto clamore.

E’ stata distribuita sulla piattaforma mondiale Amazon Prime Video lo scorso autunno. La grande attesa per questa serie era stata generata dal nome che vi è dietro la regia e la scrittura degli episodi: Matthew Weiner, nonché creatore della ben più nota Mad Men.

La serie è stata distribuita settimanalmente, e gli otto episodi che la compongono durano almeno un’ora e sono indipendenti tra loro. Non del tutto, però, poiché la tematica è comune: otto episodi, centrati attorno a otto diversi personaggi che sono (o dicono/credono di essere)  diretti discendenti dei Romanov, la grande famiglia reale russa.  Non aspettatevi una serie come Mad Men però, siamo nel 2018 e di comune alla grande serie con John Hamm vi è solo la serietà con cui Weiner affronta importanti tematiche. Si parla di abusi infantili, difficoltà adottive, omosessualità, xenofobia, il tutto in un panorama attuale che dimostra quanto questi temi siano vicini a tutti noi, persino il movimento #metoo.

Delle otto puntate probabilmente solo due sono quelle che non meritano di essere considerate all’altezza della serie. Le altre, qualcuna più qualcuna meno, sono dei veri e propri gioielli, se non dei piccoli capolavori. Tra gli attori si vedono volti conosciuti di Mad Men appunto (Christina Hendricks e John Slattery) e volti nuovi come Diane Lane e  Janet Montgomery

Per il resto regia, fotografia, costumi, sceneggiatura e montaggio sono curati al minimo dettaglio, e in particolare montaggio e fotografia risaltano ancora di più le eccezionali doti della serie.

Se vuoi leggere di più riguardo a The Romanoffs clicca qui.

(a cura di Dafne Vicario)

4) Homecoming

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Homecoming è una serie tv con protagonista Julia Roberts e prodotta da Amazon Video.

Julia Roberts è Heidi Bergman, un’assistente sociale che valuta la stabilità mentale dei clienti della struttura per cui lavora. Homecoming è una delle migliori serie del 2018 grazie alla sua intensità drammatica sempre alta che riesce a tenere costantemente in tensione.

Costruita come un mistero, la serie riesce a creare e far crollare le certezze del pubblico repentinamente ed è strutturata in modo davvero originale: ci mostra due periodi storici diversi differenziandoli attraverso un cambio di rapporto d’aspetto, vale a dire passando in maniera alternata dal 16:9 al 4:3.

Homecoming è un labirinto misterioso che cattura l’attenzione.

(a cura di Giuseppe Benincasa)

5) La fantastica signora Meisel

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Mettetevi comodi sul vostro divano, ordinate da bere un ottimo champagne e mangiate pure della cioccolata. Ecco un quadro riassuntivo di quello che può rappresentare La fantastica signora Maisel, una serie tv che diverte in modo intelligente e che vi farà ridere di gusto.

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Prodotta da Amazon e disponibile sulla piattaforma Video della nota azienda, La fantastica signora Maisel ha in Rachel Brosnahan il suo punto di forza, la sua stella. Non potrete resistere al tentativo di Meisel di diventare una stella della comicità.

Non riuscirete a smettere di guardare un episodio dopo l’altro. Sicuramente, una delle serie più divertenti dell’anno.

(a cura di Giuseppe Benincasa)

6) Hill House

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Hill House è una ventata di aria fresca all’interno del genere horror, perlomeno nel contesto seriale. Se fino ad ora, l’horror in tv aveva avuto in American Horror Story l’unico rappresentante degno, con Hill House possiamo affermare di avere dinanzi agli occhi un altro ottimo prodotto di genere.

Profondamente psicologica, la serie scava nell’animo umano per rintracciarne incubi e follie, usando come mezzo uno dei contesti più classici del genere orrorifico: la casa infestata. Mai banale, spesso spiazzante, Hill House si dimostra una prova corale di ottima realizzazione, ove sia gli attori che il comparto tecnico dimostrano che la paura può essere rappresentata anche in puntate e all’interno del piccolo schermo.

Sicuramente, uno dei migliori successi di Netflix nel 2018. Se siete amanti del genere, non potete assolutamente perderla.

Nel caso vogliate saperne di più su Hill House, ecco la nostra recensione.

(a cura di Luca Varriale)

7) Il metodo Kominsky

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Con Il metodo Kominsky, Netflix ha fatto nuovamente centro, ma questa volta abbandoniamo l’horror per tuffarci in un altro genere: la commedia.

Trionfo assoluto agli ultimi Golden Globe grazie alla vittoria nella categoria miglior serie commedia o musicale, Il metodo Kominsky deve il suo successo soprattutto a due giganti del cinema americano: Alan Arkin e Michael Douglas, quest’ultimo premiato ai Globe come miglior attore in una serie commedia o musicale.

Lo show narra la vita di Sandy Kominsky, ex stella della settima arte e illustre professore di recitazione alle prese con la propria vecchiaia.

Divertente e frizzante, Il metodo Kominsky conferma, dopo il successo di Grace and Frankie, che anche le serie sulla terza età possono essere davvero esplosive. E poi, Chuck Lorre (The Big Bang Theory) è sinonimo di garanzia.

8) Killing Eve

Killing Eve Recensione ad un passo dalla fine

Killing Eve è il gran colpo della Tim di quest’anno. Difatti, il colosso delle telecomunicazioni, recentemente, ha lanciato la propria piattaforma streaming: Timvision.

Killing Eve è prodotta da BBC America e ci presenta la classica caccia al topo, ove il gatto è protagonista assoluto della scena. Il cacciatore felino è interpretato da una bravissima Sandra Oh, agente dell’MI5 (i servizi segreti britannici) che dopo una vita dietro la scrivania ha finalmente l’occasione di dimostrare di essere una vera spia. L’occasione ha le fattezze di Jodie Comer, che interpreta una killer sociopatica professionista. Le vite del gatto del topo si legheranno a doppio filo sempre più, evolvendosi fino a diventare una l’ossessione dell’altra.

Grande successo di critica, Killing Eve ha conquistato subito il cuore di una solida fetta di pubblico. Motivo principale per recuperarla: una formidabile Sandra Oh, che grazie a questo ruolo è riuscita a trionfare come migliore attrice in una serie drammatica agli ultimi Golden Globes.

(a cura di Luca Varriale)

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