Tool – 5 Motivi per cui non avremo un nuovo album

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Ma i Tool lo fanno uscire quest’album? Secondo noi no. Perlomeno, non quest’anno. E vi spieghiamo perchè.

Il 2017 si è chiuso con le più grandi aspettative possibili, grazie a un annuncio bomba: Il nuovo album dei Tool uscirà nel 2018.

Ma sarà vero?

I Tool hanno raggiunto quello stadio di sacralità per una band di culto per cui non se ne può parlare male.
Seriamente, non si può; provate a parlare di loro senza usare la parola “capolavoro” o a criticare leggerissimamente la loro carriera.
Finirete alla pubblica gogna dei Social senza appello.

Ovviamente Maynard e soci sono consapevoli di questo status (meritato, non si discute) e se ne approfittano allegramente da una decina d’anni, tenendoci sulle spine con un fantomatico “nuovo album” che, tra annunci di pubblicazione subito smentiti, pesci d’aprile e continui rimandi, continua a non uscire.

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Va dato atto alla band comunque che il flusso di news e aggiornamenti (seppur molto contradditori tra loro) quest’anno è particolarmente numeroso: forse il 2018 POTREBBE essere davvero l’anno buono.

Tuttavia, escluso lo zoccolo duro che sta già con l’acquolina in bocca, la maggioranza di fan (tra cui noi) è abbastanza scettica a riguardo.
Ecco quindi cinque motivi per cui il tanto atteso nuovo album POTREBBE non uscire quest’album.

(Nota doverosa della redazione: Vi prego di notare come la parola POTREBBE sia stata più volte marcata in neretto e maiuscolo. Ciò deve venire inteso come una personale linea di pensiero da fan scettico. Qualora i Tool dovessero realmente pubblicare l’album entro l’anno, saremo lieti di fare ammenda.)

 

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1. Ma c’è almeno un nuovo album?

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Chiamatelo scetticismo, ma neanche uno straccio di teaser o audio sampling dopo vagonate di news sulle registrazioni in corso fa sorgere qualche dubbio anche al più fiducioso dei fan.

Esiste almeno, l’album? Fateci sentire qualcosa!
Anche solo 15 secondi di basso, Maynard che si schiarisce la gola, una rullata di batteria.
Ma basta con gli scherzi.

E non date peso alle parole di Tom Morello che dice di averlo ascoltato, perchè sono le stesse che ha detto Thomas Haake qualche anno fa.

 

2. Il fattore A Perfect Circle

Il 20 Aprile uscirà Eat the Elephant, nuovo album degli A Perfect Circle, seguito da un tour promozionale.

Non è difficile immaginarsi che Maynard decida di posticipare ulteriormente l’uscita dell’album dei Tool per non doversi fare carico di un doppio tour.
Ma soprattutto, per non farsi concorrenza da solo.

[Aggiornamento] Come Maynard è impegnato nel tour degli A Perfect Circle, Justin Chancellor sarà presente nel nuovo disco dei Death Grips. Questo aggiunge un ulteriore tassello al nostro puzzle. I membri dei Tool sono attualmente impegnati su altri progetti.

 

3. E se fosse brutto?

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Chiaramente nessuno si è posto quest’evenienza, parlando dei Tool, ma può succedere.

Dopo un decennio di hype le aspettative sono altissime, e molte band non riescono a sostenere la prova del tempo. Provate a pensare a Chinese Democracy  dei Guns N’ Roses The Endless River dei Pink Floyd.
Sono album che lasciano l’amaro in bocca, perchè usciti troppo tardi e dopo tanta attesa, non erano quello che ti aspettavi.

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Certo, i Tool hanno un taglio più moderno rispetto ai gruppi sopracitati, ma siete sicuri di sapere cosa aspettarvi dal nuovo album?

 

4. 10000 Days

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Un tempo, alla battuta “10000 Days sono i giorni che mancano al nuovo album dei Tool”, si rideva.
Adesso un po’ meno, visto che quella che è partita come una battuta è l’unica ipotesi non smentita dalla band.

Sapete quanto Maynard e soci adorino trollare i fan, e registrare un album programmandone l’uscita per il 2033 ( l’anno che si otterrebbe a convertire 10000 giorni in anni, partendo dal 2006) sarebbe la Genialata/Bastardata suprema.

 

5. Ce n’è davvero bisogno?

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Effettivamente, dopo tanto tempo, c’è bisogno di un nuovo album dei Tool?

Probabilmente Sì.
Ma per ricollegarsi al terzo punto, dopo tanti anni l’album potrebbe non superare le aspettative, e costituire il primo album mediocre in una carriera altrimenti eccelsa.

Mantenere un certo standard per quasi vent’anni è dura, specie se dieci li passi inattivi.
I Tool non hanno bisogno di dimostrare nient’altro oltre a quanto già proposto, e un’eventuale annuncio (o trollata) circa l’annullamento dell’album potrebbe, sbollito l’odio dei fan, essere la mossa migliore.