L’avanzata rapidissima della tecnologia e dell’intelligenza artificiale continua a suscitare entusiasmi e timori in tutto il mondo. Mentre molti osservatori si interrogano sugli effetti che l’IA potrebbe avere sul futuro del lavoro e della civiltà, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha espresso una visione sorprendentemente ottimista. Durante un intervento all’Italian Tech Week, l’imprenditore ha delineato uno scenario di grande speranza per il futuro dell’umanità, parlando di una nuova “età dell’oro” guidata dal progresso tecnologico e dall’espansione nello spazio.
Negli ultimi anni, diversi studi hanno analizzato l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. Tra questi, una ricerca condotta da OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, ha esaminato i settori professionali più esposti ai cambiamenti portati dall’automazione. Utilizzando un test specializzato noto come GDPval, gli esperti hanno valutato la capacità dell’IA di svolgere compiti tipici dei lavoratori umani in nove settori chiave dell’economia statunitense. I risultati hanno mostrato che circa 44 tipi di lavoro risultano particolarmente a rischio a causa della crescente presenza dell’IA nella vita quotidiana.
Nonostante ciò, Jeff Bezos guarda al futuro con fiducia. A suo parere, l’umanità si trova sull’orlo di un periodo di straordinaria prosperità tecnologica e scientifica:
Non capisco come qualcuno possa scoraggiarsi, visto che è ancora vivo in questo momento.
Jeff Bezos ha aggiunto che nei prossimi decenni assisteremo a una vera e propria rivoluzione spaziale:
Credo che nei prossimi due decenni ci saranno milioni di persone che vivranno nello spazio. Ecco quanto velocemente tutto questo accelererà. Vivranno lì soprattutto perché lo desiderano. Non abbiamo bisogno di persone per vivere nello spazio. Se dovessimo svolgere un lavoro sulla superficie della Luna o in qualsiasi altro luogo, potremmo inviare dei robot a farlo, e questo sarebbe molto più conveniente rispetto all’invio di esseri umani.
L’imprenditore americano ha inoltre voluto dissipare ogni pessimismo riguardo all’intelligenza artificiale, sottolineando come la tecnologia possa solo migliorare la qualità della vita umana:
L’abbondanza della civiltà deriva dalle nostre invenzioni. Quindi 10.000 anni fa, o quando è successo, qualcuno ha inventato l’aratro e siamo diventati tutti più ricchi… Parlo di tutta la civiltà: questi strumenti hanno aumentato la nostra abbondanza e questo modello continuerà.
Il futuro sulla Luna: le cupole di vetro della NASA
In parallelo alla visione di Jeff Bezos, anche la NASA sta lavorando a progetti ambiziosi per la colonizzazione dello spazio. Secondo un recente rapporto del Telegraph, l’agenzia spaziale americana sta finanziando un’iniziativa che prevede la costruzione di cupole di “vetro lunare” in cui, in futuro, gli esseri umani potrebbero vivere.
L’idea è quella di utilizzare la regolite lunare, il materiale che ricopre la superficie del nostro satellite, per creare strutture resistenti e autosufficienti. Il progetto è guidato dall’azienda californiana Skyeports, il cui amministratore delegato, dott. Martin Bermudez, sogna intere città sulla Luna, collegate tra loro da grandi sfere di vetro:
Non riusciremo mai a replicare la Terra, ma questo è qualcosa che ci va molto vicino e un giorno potremmo anche metterli in orbita. Lo spazio è sempre stato un posto affascinante per me e, avendo una formazione da architetto, ho avuto la possibilità di studiare come costruire strutture sulla Luna o su Marte.