Cinema: 10 autori pentiti di aver ucciso un personaggio [CLASSIFICA]

Alcuni scrittori hanno ammesso di essersi pentiti di aver ucciso certi personaggi iconici. Spesso il pubblico ha influenzato la loro scelta.

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La morte di un personaggio è spesso un momento cruciale in una trama, capace di suscitare forti emozioni e determinare il corso della storia. Tuttavia, a volte gli autori commettono errori e si pentono delle loro decisioni. Ecco dieci esempi in cui scrittori e registi del mondo del cinema si sono pentiti di aver ucciso personaggi, alcuni dei quali avrebbero potuto continuare a dare un contributo significativo alla narrazione.

10. Ryan Coogler – Ulysses Klaue in Black Panther

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Nel film del Marvel Cinematic Universe “Black Panther” (2018), Ulysses Klaue, interpretato da Andy Serkis, è un villain iconico, che però viene ucciso da Killmonger (Michael B. Jordan). Klaue viene mostrato come un personaggio cinico e spregevole, ma al tempo stesso affascinante. Ryan Coogler, il regista, ha ammesso che avrebbe preferito non uccidere Klaue. In un’intervista con il Toronto Sun, Coogler ha rivelato di essersi divertito molto a scrivere il personaggio e di essere stato “infastidito” dal doverlo eliminare. La performance carismatica di Serkis ha contribuito a rendere Klaue uno dei villain più apprezzati del cinema, e molti fan condividono il rimpianto del regista, che avrebbe voluto esplorare ulteriormente il personaggio.

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9. Sylvester Stallone – Apollo Creed in Rocky IV

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La morte di Apollo Creed nel quarto film della saga di “Rocky” (1985) è uno dei momenti più drammatici dell’intero franchise. Apollo, interpretato da Carl Weathers, viene ucciso durante un incontro sul ring contro Ivan Drago (Dolph Lundgren), evento che motiva Rocky (Sylvester Stallone) a vendicare l’amico e mentore. Tuttavia, nel 2021, Stallone ha confessato che uccidere Apollo è stato un errore. Secondo l’attore e regista, Apollo avrebbe potuto essere esplorato ulteriormente in nuovi ruoli, magari come figura paterna o mentore per Rocky e altri pugili. Il personaggio avrebbe potuto evolvere e portare nuovi elementi narrativi alla saga, ma la sua prematura dipartita ha impedito ogni possibilità.

8. Sally Wainwright – Kate in Last Tango in Halifax

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Last Tango in Halifax“, una popolare serie britannica, è stata molto apprezzata per la rappresentazione di Caroline e Kate, una coppia di due donne gay con una relazione descritta come seria e matura. Tuttavia, quando Kate muore in un incidente d’auto, la reazione dei fan è stata intensa, con l’accusa di aver ucciso volontariamente il personaggio LGBTQ+ della serie considerato “il più sacrificabile”.

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Sally Wainwright, creatrice dello show, ha successivamente espresso rimorso per la decisione di uccidere Kate: al Hays Festival nel 2015, Wainwright ha detto che aveva inizialmente scritto un altro finale per il personaggio, ma che alla fine aveva optato per la morte, una scelta di cui si è poi pentita profondamente.

7. Robert Kirkman – Tyreese in The Walking Dead

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Nella serie televisiva “The Walking Dead“, Tyreese, interpretato da Chad Coleman, muore dopo essere stato morso da uno zombie e aver subito l’amputazione del braccio nel tentativo di salvarlo. Sebbene la morte di Tyreese segua in parte gli eventi del fumetto su cui è basata la serie, il creatore Robert Kirkman ha espresso rimpianto per averlo ucciso. Durante il Comic-Con del 2022, Kirkman ha dichiarato che avrebbe voluto continuare a scrivere per Tyreese e che il personaggio gli era molto caro. Anche se la trama della serie ha seguito il suo corso, Tyreese avrebbe potuto continuare a svolgere un ruolo importante nella lotta per la sopravvivenza contro gli zombie.