Giovanni Storti: “C’è indifferenza verso la natura”

Parlando con Il Corriere della Sera, Giovanni Storti ha spiegato le sue preoccupazioni relative all'ambiente

giovanni storti
Credits: Instagram/ Giovanni Storti
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Parla Giovanni Storti

Giovanni Storti è un convinto attivista ambientale. Recentemente si è seduto a parlare con Il Corriere della Sera di questa sua battaglia

Non sono diventato un profeta. Ma vedo indifferenza verso la natura. Sia nei più anziani sia nei giovani.

L’attore del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo è testimonial di un progetto, La casa dei polpi, lanciato a Talamone (Grosseto) dall’associazione La casa dei pesci. L’obiettivo è favorire il ripopolamento dei mari.

Sta scomparendo, colpa dei moderni modi di pesca e dell’ingordigia umana

Questa consapevolezza nei confronti dei polpi è arrivata a Giovanni Storti dopo aver conosciuto un pescatore ambientalista.

Si chiama Paolo. Lotta contro un tipo di pesca che li sta facendo sparire. I polpi vengono intrappolati in migliaia di contenitori di plastica. L’obiettivo dell’associazione è far adottare un polpo buttando in mare 2.000 anfore. Il polpo è un animale che cerca le tane e ci si s’infila.

Alla domanda se dunque si definisce vegetariano, Giovanni risponde:

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Mangio carne, ma solo quella di allevamenti sani.

Il comico spiega di essere diventato «attivista» durante il lockdown. 

Ho una casa in Monferrato. Io e mia moglie ci abbiamo passato la primavera. Mi son detto: perché non comunicare questa bellezza? Ho iniziato a fare dei video che andavano sul canale Aldo Giovanni e Giacomo. Poi ho continuato su uno tutto mio, Immedia. Bisogna comunicare, spiegare. Se sai che ogni tua azione ha un effetto ci fai più attenzione

Tuttavia non si ritene soddisfatto

Solo un disastro ci può spingere a riconsiderare la natura. Per molti il verde è solo uno sfondo cromatico. La colpa è della comodità. I ragazzi devono svegliarsi. Il problema è che anche quando lo fanno il sistema li mette a posto. Di può discutere sulle forme ma il dissenso deve essere ascoltato. Senza dissenso non c’è cambiamento. Il consumismo e il capitalismo hanno fatto saltare questo mondo.

Parlando di cosa si possa fare di preciso, Giovanni Storti dice:

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L’auto in città va limitata, la doccia tutti i giorni è un vizio, come mangiare alimenti fuori stagione o avere 100 magliette e cambiarle di continuo. Le vendite online sono un disastro. Io provo a farlo, però non sono un santo. In Monferrato ci vado in auto pure io perché a Vignale non c’è la ferrovia. E a casa accendo i riscaldamenti.

Che ne pensate?

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