Titanic: la vera storia dietro il film di Cameron

Titanic è uno dei film più iconici della cinematografia mondiale. Scopriamo insieme il grande lavoro di James Cameron per la sua realizzazione.

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Il transatlantico Titanic affondò nella notte tra il 14 e il 15 Aprile del 1912, causando la morte di 1518 persone tra passeggeri e personale di bordo. Solo 705 riuscirono a essere tratte in salvo, grazie all’aiuto della nave Carpathia. Su questo tragico evento storico si sviluppa il film di James Cameron del 1997, campione di incassi e premi. Fu lo stesso Cameron a soffermarsi sul fatto che quell’enorme successo era comunque frutto di un terribile incidente, ancora oggi tra i più grandi disastri navali della storia.

Ciò che a molti non è noto è l’enorme lavoro svolto da Cameron e la sua squadra per la realizzazione di Titanic: una minuziosa ricerca di dettagli, aneddoti, accuratezze storiche che rendessero il più possibile realistica la pellicola ma che, inoltre, fungessero da omaggio a tutti coloro che, in quella notte, persero la vita nel gelo dell’Oceano Atlantico. Aspetti da non sottovalutare in quanto, recentemente, si è riscoperto l’apprezzamento per la veridicità storica della cinematografia e il forte impatto che ha sulla visione del presente.

Scoprite con noi la vera storia dietro la realizzazione di Titanic, per apprezzare ancora di più il capolavoro di James Cameron. Buona lettura.

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Titanic: la trama

Un oceanografo fa una scoperta sensazionale: sul fondo dell’Oceano Atlantico, nel relitto del Titanic, viene rinvenuta una cassaforte contenente, forse, un diamante preziosissimo, il Cuore dell’Oceano. Invece dell’agognato reperto, viene trovato un disegno che ritrae una donna con indosso proprio il diamante. Grazie alla testimonianza della donna, ormai anziana, rivivranno tutti insieme quel tragico viaggio.

Sul gigantesco transatlantico Titanic, si intrecciano le vite e i sogni di migliaia di passeggeri. Due di loro, Jack e Rose, pur venendo da mondi diversi scoprono di amarsi, nonostante tutto ciò che li circonda cerchi di mettersi contro di loro. Ma all’orizzonte, ad attenderli, c’è un infausto destino: il Titanic impatta lateralmente contro un enorme iceberg. Nonostante la sua nomea di nave inaffondabile, ad equipaggio ed ingegneri è evidente quello che accadrà: la nave affonderà.

In una disperata corsa contro il tempo, nel caos più totale, inizierà una tremenda lotta per la sopravvivenza e i due amanti saranno costretti a combattere non solo per la vita, ma anche per il perdurare del loro amore.

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Titanic: il ritrovamento del relitto

All’inizio della pellicola compare quello che è il vero relitto del Titanic. Fu lo stesso Cameron, un paio di anni prima dell’uscita del film, a scendere fino al fondale dell’Oceano per riprendere diverse angolazioni della prua della nave. Il regista ha nutrito, sin da bambino, una forte attrazione per le esplorazioni sottomarine ed è, ad oggi, una delle poche persone ad aver potuto osservare dal vivo il relitto.

Ma chi fu il primo a trovare il relitto del Titanic? Questa storia meriterebbe un film a parte, per quanto particolare. Fu l’oceanografo Robert Ballard, nel 1985, ad essere la prima persona a rinvenire il punto esatto in cui giaceva la nave. La particolarità sta nel come riuscì a scoprirlo. In tanti avevano provato, tramite le coordinate e i diari di bordo della nave Carpathia, a scandagliare e trovare il punto esatto in cui si trovava il Titanic, senza successo.

Ballard era stato incaricato dal governo degli Stati Uniti di ritrovare due sottomarini scomparsi misteriosamente durante la Seconda Guerra Mondiale, probabilmente affondati da sottomarini russi. Non solo li ritrovò, ma lo fece anche con largo anticipo rispetto al tempo concessogli. Nelle settimane restanti, prese la decisione di trovare il relitto del Titanic, mappando accuratamente una vasta distesa di fondale oceanico, tenendo presente come le correnti, negli anni, avrebbero potuto spostare, e di molto, lo scafo.

Ballard riuscì nella sua impresa, ritrovando per prima la caldaia della nave, ad una distanza considerevole rispetto al resto dello scafo. Mentre rinvenivano sempre più rottami, finalmente giunsero alla prua del Titanic. La gioia del ritrovamento fu subito stemperata dalla realizzazione di quante persone avessero perso la vita in quell’incidente, poi commemorate con una cerimonia privata da Ballard e dal resto dell’equipaggio della sua nave.

Lo stesso Ballard collaborò con Cameron per la realizzazione del film. Senza la sua scoperta, tanto di quello che si conosce ora sul Titanic non sarebbe mai stato riconsegnato alla storia.

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Titanic: la ricerca dell’accuratezza storica

In seguito al ritrovamento di Ballard, si susseguirono altre spedizioni verso il relitto, che portarono alla luce una grande quantità di reperti. Alcune di queste spedizioni furono svolte proprio da Cameron, per la ricostruzione degli ambienti interni del Titanic, compresi anche i minimi dettagli che nel film sono, ovviamente, passati inosservati ma che fanno comprendere come l’intento del regista fosse quello di ricreare qualcosa di tangibile.

Foto, testimonianze orali, reperti e pagine di diari di bordo furono fondamentali per la resa delle cabine della nave, gli spazi comuni, la sala macchine, l’affondamento e le persone che hanno vissuto quella tragedia. Tutto ciò che il tempo aveva cancellato ha ripreso vita nelle sembianze più simili possibili a prima dell’affondamento. Per fare un esempio, la sala comunicazioni, dalla quale venne mandato l’SOS dopo l’impatto con l’icerberg, fu ricostruita mobile per mobile, osservando una foto originale della nave, compreso ciò che vi era attaccato al muro. Stesso discorso vale per le stanze e le cabine.

Ciò che non fu mai ritrovato fu la grande scalinata dove si danno appuntamento Jack e Rose prima della festa in terza classe e dove si ricongiungono alla fine del film. Probabilmente portata via dalla corrente o risalita in superficie, nonostante i tentativi di ricerca, fu compito di Cameron e la troupe ricostruirla da zero, il più possibile simile all’originale, di cui non esistono foto di repertorio. Analogo lavoro è stato richiesto per una delle scene più iconiche del film: il galleggiamento della poppa dopo la rottura dello scafo.

La scena finale del film Titanic, con inquadratura della scalinata / credits: youtube; Andy Trendy

L’idea della poppa che galleggia come un tappo di sughero nell’Oceano prima di affondare, non è solo una trovata hollywoodiana. Cameron si basò sulle testimonianze dei superstiti, dove più di qualcuno affermò di aver visto la poppa del Titanic assumere quella strana posizione prima di inabissarsi. Diversi ingegneri navali si sono interrogati sulla veridicità di queste testimonianze, non trovando mai risposte certe. È più probabile che la poppa si fosse impennata leggermente e comunque poggiasse un lato in acqua, come hanno dimostrato recenti ricostruzioni.

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Si è rivelata ben accurata la scena di rottura dello scafo durante l’affondamento, della quale abbiamo parlato in un recente articolo e di cui vi lasciamo qui il link. La correttezza storica è riscontrabile anche nella ricostruzione dell’impatto con l’iceberg e nella spiegazione, affidata ai protagonisti, delle diverse fasi di allagamento dei compartimenti stagni. Non molti anni fa, alcuni ingegneri navali ipotizzarono che se il Titanic fosse andato a scontrarsi frontalmente contro l’iceberg, probabilmente, non sarebbe incorso nell’affondamento ma avrebbe rimediato una semplice ammaccatura sulla prua, che ne avrebbe ridotto solamente l’idrodinamica. Ci riserviamo, ovviamente, solo di riportare questo aneddoto.

La bravura di Cameron è consistita, inoltre, nel ridare vita a personaggi e passeggeri, anche minori, che realmente si trovavano sulla nave il giorno dell’affondamento. Celebre è il caso del Colonnello Astor, che viene presentato a Jack la sera del suo debutto nell’alta società della nave: l’uomo è accompagnato dalla moglie Madeleine, all’epoca in stato interessante sia nel film che nella realtà. Egli era l’uomo più ricco sul Titanic, come viene detto dalla stessa Rose, ma morì, probabilmente, schiacciato da uno dei fumaioli della nave. A questo personaggio Cameron aveva dedicato delle scene che poi vennero tagliate. I suoi discendenti sono ancora in vita.

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Il Colonnello Astor nel film Titanic.

Anche il signor Andrews e Molly Brown, interpretati rispettivamente da Victor Garber e Kathy Bates, sono personaggi realmente esistiti. Personaggi che hanno funto da contorno alla trama principale, ma ugualmente fondamentali nella totalità della pellicola.

Grazie alla sua caparbietà e maniacalità, James Cameron ha non solo creato un gran film, ma ha reso il giusto omaggio alle infinite storie accomunate, purtroppo, dalla stessa tragedia, riuscendo comunque nell’intento di girare una pellicola dall’importante valore storico, oltre che scenografico.

Conoscevate questi aneddoti storici sul Titanic? Fatecelo sapere nei commenti. Non dimenticate di seguirci sul nostro canale whatsapp e su LaScimmiaPensa.

Titanic: il cast

Leonardo DiCaprio: Jack Dawson
Kate Winslet: Rose DeWitt Bukater
Billy Zane: Caledon “Cal” Hockley
Kathy Bates: Margaret “Molly” Brown
Frances Fisher: Ruth DeWitt Bukater
Bernard Hill: Capitano Edward Smith
Jonathan Hyde: Joseph Bruce Ismay
Danny Nucci: Fabrizio De Rossi
David Warner: Spicer Lovejoy
Bill Paxton: Brock Lovett

Titanic: trailer

Trailer per il 25esimo anniversario dall’uscita nelle sale di Titanic / credits: youtube; 20th Century Studios Italia