Il Corvo, un nuovo libro fa luce sulla morte di Brandon Lee

Il regista Dwight H. Little ha parlato nel suo libro di memorie della morte di Brandon lee sul set de Il Corvo

il corvo
Condividi l'articolo

La tragedia che avvenne sul set de Il Corvo rimane uno dei più grandi misteri di sempre

Brandon Lee, figlio dell’icona delle arti marziali Bruce Lee, è conosciuto per il suo tragico decesso sul set del film Il Corvo nel 1993. A distanza di così tanti anni ancora non è venuta a galla la verità su come sia stato possibile che quell’incidente avvenisse. Tuttavia, di recente, il regista Dwight H. Little, che ha lavorato con Brandon Lee in Drago d’acciaio, ha pubblicato un libro di memorie intitolato Still Rolling: Inside the Hollywood Dream Factory dove ha parlato di quanto accaduto sul set de Il Corvo.

A distanza di tutti questi anni, questi sono i “fatti” che sono riuscito a raccogliere, anche se non sono sicuro di avere la storia completa. La notte prima dell’incidente, la seconda unità stava effettuando alcune riprese su un set diverso da quello dell’unità principale. C’era una grande inquadratura (in primo piano) che guardava verso la canna di una pistola.

Gli addetti alle riprese erano preoccupati che la canna potesse sembrare vuota, quindi è stato inserito un proiettile o un “proiettile fittizio” di qualche tipo nella canna per impedire alla luce di passare. Una volta terminato il lavoro della la seconda unità, la pistola è stata messa via per la notte. Nessuno si è ricordato di togliere la pallottola.

Quando la prima unità ebbe bisogno dell’arma il giorno successivo, questa fu presa e venne inserita una carica a salve per il set-up. Nessuno della crew della prima unità sapeva che il proiettile era stato messo lì la notte prima e nessuno aveva controllato. Quando l’attore ha puntato la pistola contro Brandon, è esploso il colpo e il proiettile è partito. Il proiettile ha colpito Brandon ad un’arteria principale dell’addome e lui ha perso conoscenza quasi immediatamente.

Andando avanti il regista parla delle colpe dell’addestratore d’armi de Il Corvo.

Due cose. Uno, l’armaiolo guarda sempre la canna della pistola per vedere se è libera. (Questi è obbligato a mostrare al regista che la canna della pistola è vuota.) Due, all’attore con la pistola viene chiesto di non puntare mai la pistola direttamente contro l’altro attore. Si suppone che lo scatto sia sempre “fuori angolo” e l’obiettivo e la prospettiva fanno sembrare che la pistola sia puntata correttamente. Come tutti questi errori possano essere stati commessi uno dopo l’altro è quasi impossibile da immaginare. Le probabilità che Brandon venisse colpito e ucciso da questo proiettile dimenticato erano così alte che ovviamente iniziarono le speculazioni su una “maledizione”.

Che ne pensate?

LEGGI ANCHE:  Il Corvo: Jason Momoa e Corin Hardy abbandonano il remake

Seguiteic su LaScimmiaPensa