Il Corvo, l’attore che sparò a Lee non superò mai l’evento

In un rara intervista del 2005 con Extra TV, Michael Massee ha raccontato di non aver mai superato la morte di Brandon Leee sul set de Il Corvo

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Michael Massee non superò mai quanto accadde quel terribile giorno sul set de Il Corvo

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Brandon Lee, figlio dell’icona delle arti marziali Bruce Lee, è purtroppo scomparso sul set del film Il Corvo nel 1993. L’attore stava girando una scena in cui il suo personaggio avrebbe dovuto essere colpito a morte quando venne ferito mortalmente da una pistola di scena preparata in modo improprio e utilizzata da Michael Massee, attore scomparso nel 2016 e che rimase traumatizzato a vita da quanto accaduto quel giorno.

Si prese infatti un anno di pausa dalla recitazione e non riuscì a guardare Il Corvo quando uscì nel maggio 1994, ma il dolore continuò a perseguitarlo per tutta la vita. L’attore concesse una rara intervista nel 2005 in cui raccontò apertamente gli effetti duraturi che la morte di Brandon Lee aveva avuto su di lui, ammettendo di essere stato tormentato da “incubi” di quella giornata sfortunata sul set, aggiungendo che secondo lui “non si può mai superare una cosa del genere”.

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Parlando con Extra TV aveva spiegato di essere diventato “molto consapevole dei pericoli nel girare un film” e “della possibilità che le cose andassero male sul set” dopo la morte di Lee.

Non ne ho mai parlato davanti alle telecamere. Quello che è successo a Brandon è stato un tragico incidente ed è qualcosa con cui dovrò convivere. Mi ci è voluto il tempo che ci è voluto, non tanto per metterlo in prospettiva, ma per riuscire ad andare avanti con la mia vita – ha raccontato all’epoca parlando di quel momento sul set de Il Corvo. Non ho mai sentito il bisogno o l’obbligo di parlarne con nessuno, a parte la sua fidanzata di allora e sua madre, che ho chiamato. È molto personale ed è qualcosa di cui voglio essere sicuro quando lavoro, che non si ripeta mai.

Non è che ho evitato di parlarne, è solo che non mi sembra rilevante o che non abbia a che fare con nessun altro, a parte le persone coinvolte. E per me, per il mio viaggio attraverso la vita, come sono riuscito ad andare avanti. È stato un processo molto lento e ponderato. Mi sono preso un anno sabbatico e sono tornato a New York e non ho fatto niente. Non ho lavorato”

Massee ha spiegato di aver cercato conforto negli amici più stretti e nella famiglia “per superare questa situazione”. Ha poi aggiunto che la morte di Lee “non doveva assolutamente accadere”, aggiungendo:

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Non avrei nemmeno dovuto maneggiare la pistola nella scena finché non abbiamo iniziato a girare e il regista non l’ha cambiata. Non doveva succedere per una miriade di ragioni. La verità è che è successo davvero

Agghiacciante.