C’era una volta a Hollywood: la figlia di Bruce Lee risponde a Tarantino

Shannon Lee, figlia di Bruce, ha risposto a Tarantino che ha parlato della sua rappresentazione del padre in C'era una volta a Hollywood

c'era una volta a hollywood, bruce lee, tarantino
Condividi l'articolo

Dopo le dichirazioni che Quentin Tarantino ha rilasciato al podcast di Joe Rogan riguardanti il personaggio di Bruce Lee nel suo C’era una volta a Hollywood (qui per i dettagli), è tornato prepotentemente di attualità l’argomento. Tant’è vero che Shannon Lee, la figlia del grande attore e marzialista ha voluto rispondere, sulle pagine di The Hollywood Reporter, al regista di Knoxville.

Le parole di Shannon Lee

Perché Quentin Tarantino parla come se conoscesse Bruce Lee e lo odiasse? – scrive la Lee. Sembra strano dato che non ha mai incontrato Bruce Lee, giusto? Per non parlare del fatto che il signor Tarantino ha vestito felicemente la sposa con un’imitazione del giallo di mio padre. La tuta e i Crazy 88 in maschere e abiti in stile Kato per Kill Bill, che molti hanno visto come una lettera d’amore a Bruce Lee.

Andando avanti, la donna ha anche ringraziato Tarantino per aver compreso il senso di fastidio che C’era una volta a Hollywood ha generato in lei.

LEGGI ANCHE:  Quentin Tarantino e Daniella Picks: da presto sposi a presto genitori

D’altra parte sono grata che il signor Tarantino abbia così generosamente riconosciuto a Joe Rogan che io possa avere i miei sentimenti riguardo il suo ritratto di mio padre. Sono anche grata per l’opportunità di esprimere questo: Sono davvero fottutamente stanca di uomini bianchi di Hollywood che cercano di dirmi ci fosse Bruce Lee.

Sono stanca di sentire dagli uomini bianchi di Hollywood che era un arrogante e uno stronzo quando non hanno idea e non riescono a immaginare cosa sarebbe servito a uomo cinese con (Dio non voglia) un accento per trovare lavoro negli anni ’60 e ’70, o per cercare di esprimere un’opinione su un set essendouno straniero e una persona di colore.

In un momento in cui gli americani asiatici vengono attaccati fisicamente, gli viene detto di ‘tornare a casa’ perché sono visti come non americani e demonizzati per qualcosa che non ha nulla a che fare con loro, mi sento in dovere di dire al signor Tarantino che gli attacchi continui, interpretazioni errate e false dichiarazioni di un membro pionieristico e innovativo della nostra comunità asiatico-americana, in questo momento, non sono i benvenuti

Che ne pensate?

LEGGI ANCHE:  Brad Pitt svela il tenero soprannome che gli ha dato Leonardo DiCaprio