Supersex, Gaia Messerklinger e la trasformazione in Moana

Parlando con il Corriere della sera, Gaia Messerklinger ha raccontato la sua trasformazione in Moana Pozzi per Supersex

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Moana Pozzi è un personaggio fondamentale in Supersex

Su Netflix è appena arrivato Supersex, nuova serie creata da Francesca Manieri e diretta da Matteo Rovere e liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi, il celeberrimo Re del Porno nostrano, interpretato da Alessandro Borghi (qui la nostra recensione). Tra i personaggi fondamentali nello show c’è sicuramente Moana Pozzi, interpretata per l’occasione da Gaia Messerklinger. Parlando col Corriere della Sera, l’attrice ha raccontato come si è trasformata nella celebre porno attrice.

Il sorriso è centrale nel definirla – racconta l’attrice. Un sorriso da Gioconda. Sono partita da lì per il lavoro su di lei. Nelle interviste tv che ho visto e rivisto in maniera compulsiva presenta sempre un’espressività controllata, una gestualità quasi nulla, e un sorriso che usa anche come schermo. Per renderlo evidente il rossetto rosso è stato fondamentale…anzi, molto più che rosso: ogni volta per il make-up Roberto Pastore stendeva una tavolozza di sfumature per dipingermi il volto

Ho messo su giusto qualche chilo. L’intervento più deciso è stata la protesi del seno, modellata sulla base di un calco del mio busto così da lasciarla aderire in maniera molto naturale al mio corpo. Il décolleté fa la differenza se devi interpretare una pornostar…In generale, sentire un corpo diverso dal proprio dà un senso di trasformazione estremo, e quando accade cambi la percezione di te negli altri

Parlando poi del rapporto con Alessandro Borghi, la Messerklinger dice:

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Alessandro Borghi è stato un caposquadra eccezionale per tutti, unisce la maestria d’attore alla capacità di essere accogliente: mi sono sentita al sicuro nel condividere il set con lui, e pensi che si trattava di scene non semplici, eravamo Rocco e Moana mica Cip e Ciop!

Parlando invece delle scene più esplicite di Supersex, dice:

La coach Ilenia D’Avenia mi ha seguita per l’intera preparazione del personaggio e il regista mi ha concesso molta libertà, anche nel balletto nella quarta puntata in cui mimo un atto di masturbazione. E se c’è libertà artistica scompaiono anche possibili ritrosie

Che ne pensate?

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