Spielberg svela qual è il miglior film della sua carriera

In un'intervista a Hollywood Reporter Spielberg ha rivelato qual è il film migliore della sua ricca e longeva carriera cinematografica

Steven Spielberg
Credits: Flickr / Gage Skidmore
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In un’intervista a Hollywood Reporter, Spielberg ha rivelato quale ritiene essere il miglior film della sua carriera

Settantasette anni e una carriera cinematografica che ha regalato al pubblico dei cult senza tempo. Alla luce di una lunga carriera e forte di un album di film che hanno segnato la storia del cinema, oggi Steven Spielberg con grande lucidità è in grado di tirare le somme della sua incredibile carriera, rivelando quale tra tutti ritiene essere il suo miglior film.

Succede a tutti i grandi, in qualsiasi campo, di avere non tanto un preferito, quanto più un progetto di cui si è più orgogliosi. E lo stesso vale per un gigante come Steven Spielberg. In un’intervista rilasciata a Hollywood Reporter, il regista ha svelato il titolo del film che, a suo parere – dopo Lo Squalo, E.T. l’extraterrestre, Indiana Jones, Jurassic Park – resta la pellicola migliore che abbia mai realizzato. Non tanto quello meglio riuscito, ma quello di cui va più orgoglioso:

Schindler’s List è il miglior film che abbia fatto. Non dirò che è il miglior film che avrò mai fatto. Ma attualmente è il lavoro di cui sono più orgoglioso

Ispirato al saggio L’arca di Schindler di Thomas Keneally, il film racconta la storia di Oskar Schindler (Liam Neeson), un industriale che durante la Seconda Guerra Mondiale è riuscito a salvare più di mille ebrei dalle persecuzioni naziste assumendoli nella sua fabbrica. Una storia che ha richiesto al regista una grande responsabilità e sensibilità per realizzare un film rispettoso; motivo per il quale all’epoca era terrorizzato all’idea di adattare il romanzo per il grande schermo:

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Sid Sheinberg [presidente della casa madre della Universal Pictures, la MCA, e mentore di Spielberg] mi chiamò e disse: ‘Universal ha appena comprato il libro per lei. Signore, questo deve essere il suo prossimo film. Questa è una missione che deve assegnare a se stesso. Questa storia deve essere raccontata’. Iniziò così un processo durato 10 anni. […] Non avevo ancora fatto quello che definirei il mio primo film “adulto”, ed ero terrorizzato all’idea che Schindler’s List fosse il mio primo film, perché se non fossi stato abbastanza maturo?

Spielberg commissionò a diversi sceneggiatori un adattamento, ma nessuna delle bozze lo soddisfaceva. E aveva il terrore che, anche se avesse avuto una sceneggiatura adatta, non fosse all’altezza di portarla sullo schermo. Ma grazie all’aiuto di Martin Scorsese riuscì a trovare il giusto sceneggiatore:

Ero certo di non essere pronto ad affrontare la gravità di quell’argomento, sia dal punto di vista morale che cinematografico, e sentivo di non avere la saggezza necessaria per poter discutere la storia nelle inevitabili conversazioni che tutti noi abbiamo dopo che i nostri film sono pronti per essere distribuiti. Ma non volevo impedire che la storia si diffondesse nello Zeitgeist, così mi sono rivolto a Sydney Pollack”.

Lui ci ha provato e ha deciso che non era in grado di farlo. Forse a un certo punto ne ho parlato con Barry Levinson; credo che Barry sia passato. Poi sono andato da Marty [Scorsese] e Marty ne è rimasto incuriosito. È stato Marty a ingaggiare Steve Zaillian, quindi il più grande contributo di Marty è stato quello di trovare il miglior sceneggiatore per adattare il libro di Keneally”.

Visto il tema così universalmente importante e lo sforzo, durato 10 anni, per realizzare il film, Steven Spielberg ha svelato di avere una profonda stima e orgoglio verso Schindler’s List. Infine ha rivelato che non avrebbe mai potuto realizzarlo senza aver fatto Il colore viola e poi L’impero del sole, che sono stati i suoi due grandi trampolini di lancio prima di quel film spiazzò notevolmente il proprio pubblico, abituato titoli action e fantascientifici, e che lo consacrò nella storia del cinema.

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E voi, cosa ne pensate?

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