Amber Heard: “In me c’è di più del mio aspetto”

Parlando con Vogue in una vecchia intervista risalente al 2011, Amber Heard ha spiegato il problema del concetto di bellezza ad Hollywood

aquaman, amber heard
Condividi l'articolo

Amber Heard è sicuramente una delle attrici più chiacchierate al mondo e le voci che la circondano non sono mai, o quasi mai relative alla sua vita professionale. Per questo motivo recentemente è tornata in auge una vecchia intervista che rilasciò nel 2011 a Vogue e nella quale parlava della difficoltà, per una donna come bella come lei, di essere considerata come un’interprete di livello a Hollywood.

Cerco costantemente di mostrare alla gente che in me c’è di più del mio aspetto – aveva detto. Devi provare a superare quegli ostacoli. Le attrici donne devono avere la possibilità di essere qualcosa di più di quello che appaiono. Ci sono due categorie per le donne a Hollywood: o sei sexy e basta, oppure non lo sei e per questo spesso ti vengono offerte migliori opportunità. Non puoi essere sexy e ottenere tanti buoni ruoli, infatti.

Molta acqua è passata sotto i ponti dopo questa intervista, partendo dalla questione legale con l’ex marito Johnny Depp per arrivare alla recenti notizie relative al suo malcontento vissuto sul set di Aquaman e Il Regno perduto, secondo capitolo della saga del Signore di Atlantide interpretato da Jason Momoa.

LEGGI ANCHE:  Amber Heard: "La cacca nel letto di Depp uno scherzo andato storto"

Negli ultimi giorni sono stati infatti resi noti gli appunti presi dalla psicologa dell’attrice, la dottoressa Dawn Hughes, scarabocchiati su un foglio note, nel quale vengono mosse forti accuse nei confronti di Momoa e di James Wan. Gli appunti descrivono infatti un set ostile quello di Aquaman 2 in cui un Jason Momoa presumibilmente ubriaco si vestiva come Johnny Depp e spingeva per fare pressioni ad Amber Heard affinchè si licenziasse.

Jason ha detto che voleva che mi licenziassi – si legge. Jason ubriaco, tardi sul set. Vestirsi come Johnny. Ha anche tutti gli anelli.

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa