Tim Burton: quando venne cacciato da Disney per via dei suoi lavori “creepy” [VIDEO]

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Forse non lo sapevate, ma un giovane Tim Burton si fece le ossa in casa Disney fino a venir cacciato per via del suo stile e delle sue idee… discutibili

Tra Tim Burton e Disney c’è sempre stato uno strano rapporto di amore / odio. Il regista si è fatto conoscere, a inizio carriera, lavorando proprio per il gigante dell’animazione americana a inizio anni ’80. E sì, già esprimeva bene il suo leggendario gusto per il macabro, il gotico e il disturbante.

Ha lavorato come animatore, concept artist, disegnatore e grafico per film come Red e Toby, Tron e Taron e la Pentola Magica. Non esattamente dei capolavori (anche se a loro modo dei cult), e appartenenti anzi ad un’era Disney non particolarmente ben ricordata, antecedente alla cosiddetta “renaissance” degli anni ’90.

E già allora Burton si distingueva per via del suo stile tetro e grottesco, inquietante e molto poco adatto alle favole per bambini messe in scena nei classici d’animazione Disney. Anche se, c’è da dire, la casa stessa nella sua storia non si è mai esattamente risparmiata in termini di scene traumatiche.

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Ma per Tim Burton la storia era completamente diversa. Tanto per dire: il suo primo film cortometraggio del 1982, Vincent, racconta di un bambino di 7 anni che sogna di essere Vincent Price, è fissato con Edgar Allan Poe e fa esperimenti sul suo cane per trasformarlo in un cane-zombie. Sì, è proprio il nostro buon vecchio Tim, all’epoca poco più che ventenne.

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