Breaking Bad, Esposito si isolò prima della morte di Gus

Parlando con Movies Breaker, Giancarlo Esposito ha raccontato il modo in cui si è preparato per la scena della morte di Gus in Breaking Bad

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Uno dei grandi punti di forza di Breaking Bad prima e di Better Call Saul poi è sicuramente l’interpretazione di Giancarlo Esposito nei panni del terribile Gus Fring. L’attore ha creato un villain machiavellico e spietato divenuto un’autentica icona della storia della televisione. Parlando con Movies Breaker, Esposito ha raccontato il processo di preparazione ad una delle scene più iconiche di tutta la serie, ovvero sia la morta di Gus per mano di Hector Salamanca.

Nella scena, vediamo l’anziano boss interpretato dal compianto Mark Margolis, fare esplodere la sua sedia a rotelle durante un incontro con Fring. Sorprendentemente, questi riesce ad uscire con calma dalla stanza dopo lo shock, nonostante le violentissime ustioni, forse a causa della mancanza di riconoscimento del dolore da parte del suo corpo. La scarica di adrenalina avrebbe potuto permettergli di fare qualche passo prima che il suo corpo cedesse. Comunque, le ferite di Fring erano troppo gravi per sopravvivere. 

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Esposito ha spiegato che voleva evitare il cast e la troupe il più possibile prima di filmare la scena. Il motivo non era che voleva evitare reazioni alle incredibili ustioni protesiche sul suo viso, ma voleva essere concentrato al massimo.

Volevo essere immerso nella realtà di ciò che dovevo andare a fare

Parlando con GQ qulache tempo fa, Esposito ha spiegato di aver utilizzato una tecnica chiamata “Pinter Pause” per apparire più intimidatorio e alla fine snervante in Breaking Bad prima e in Better Call Saul poi.

Ho capito che non puoi scherzare con le parole. Erano importanti. Ho rallentato i miei tempi, così ho potuto ascoltare di più, così potevo essere contemplativo, come posso permettere allo spazio di influenzarmi? E così quando qualcuno mi diceva qualcosa, non rispondevo subito. Li ascoltavo. Li studiavo. E questo innervosisce le persone.

Voglio dire, mi rendo conto che se non rispondo, ti guardo, quello che ti passa per la testa potrebbe essere: “Ho detto qualcosa di sbagliato? Sono stupido? Oh mio Dio, mi ucciderà? Cosa gli sta succedendo in questo momento? I migliori attori non fanno niente. Devi pensare e proiettare il pensiero

Che ne pensate?

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