Ricky Gervais caustico sulla riscrittura dei libri di Dahl

Su Twitter Ricky Gervais si è espresso in modo caustico sulla questione riguardante la riscrittura dei libri di Roald Dahl

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C’è stato un enorme clamore sui social media la scorsa settimana quando l’editore inglese Puffin e la Roald Dahl Story Company hanno deciso di riscrivere classici del grande scrittore come il GGG e Charlie e la fabbrica di cioccolato per rimuovere il linguaggio ritenuto offensivo. Poteva il soluto causito Ricky Gervais perdere l’occasione di lanciare una delel sue rinomate frecciatine? Ovviamente no. Il comico britannico ha infatti pubblicato su Twitter una foto che lo ritrae pensieroso accompagnato dalla didascalia:

Questo sono io che sto pensando alla possibilità che dopo la mia morte qualcuno cambierà una qualsiasi delle parole che ho usato nel mio lavoro, per risparmiare quelli che sono fragili e che si offendono facilmente. Parole come ‘grasso’ e ‘brutto’. E ‘fica’ e ‘cazzo’. E ‘grasso, brutto, avido, patetico piccolo stupido stronzo del cazzo’. Cose del genere.

Ovviamente queste parole hanno spaccato molto il suo pubblico con alcuni utenti che hanno ribattuto a Ricky Gervais che lui non si rivolge ad un pubblico di bambini. Motivo per il quale, sempre sul social del cinguettio, il comico britannico ha rincarato la dose pubblicando un altro scatto che lo ritrae dal basso mettendo in evidenza la sua scarsa condizione fisica, il tutto affiancato dalla didascalia:

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Ho cambiato la mia mente. Penso che dovremmo vietare le parole “grasso” e “brutto”. Senza ragione.

La Puffin e la Roald Dahl Story Company hanno apportato i cambiamenti insieme a Inclusive Minds, che il suo portavoce descrive come “un collettivo per persone appassionate di inclusione e accessibilità nella letteratura per bambini”. Alexandra Strick, co-fondatrice di Inclusive Minds, ha affermato che “mirano a garantire una rappresentazione autentica, lavorando a stretto contatto con il mondo del libro e con coloro che hanno vissuto l’esperienza di ogni aspetto della diversità”.

Il solito Ricky Gervais.

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