The Last of Us: come è cambiata la storia di Bill e Frank rispetto al videogioco? [VIDEO]

Bill
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Uno dei cambiamenti più audaci nella serie di The Last of Us riguarda i personaggi di Bill e Frank, approfonditi di molto rispetto al videogioco del 2013

Il terzo episodio di The Last of Us sta molto facendo discutere, e la ragione c’è: l’approfondimento dedicato ai personaggi di Bill e Frank, che nel videogioco Naughty Dog del 2013 da cui è tratta la serie sono “solo” due figure secondarie, dà prova di un altro dei passi corretti che si possono compiere in questo tipo di adattamento.

L’episodio, scritto da Craig Mazin, approfondisce infatti la storia dell’incontro tra i due e della loro relazione come vicenda a sé stante, che solo in parte e marginalmente coinvolge Joel, Tess e poi Ellie. Il formato seriale viene sfruttato per compiere questo tipo di esplorazione in una realtà unica (quella, cioè, post-apocalittica) e con una sensibilità inedita, non lagnosa nè retorica ma profonda e intelligente.

Nel videogioco lo spazio riservato ai due personaggi è molto più ristretto: forse perché i tempi non erano ancora maturi per la narrazione di una storia d’amore gay (che poi non è nient’altro che una storia d’amore, punto), o forse perché si preferì soffermarsi sulla storia di Joel e Ellie e sul loro viaggio.

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Nel gioco infatti il personaggio di Bill è inizialmente più che altro una macchietta, un paranoico fissato con armi e trappole amico di Joel ma nemico di chiunque altro, e non tradisce alcun particolare sentimentalismo se non occasionalmente, tra un combattimento con gli infetti e l’altro, dietro una perdurante facciata da duro.

Bill menziona solo, ad un certo punto, di aver avuto “un partner”, senza specificare se si sia trattato di maschio o femmina (anche se chi gioca, come Joel e Ellie, viene portato a pensare al secondo caso). Solo poi, esplorando e sfuggendo agli infetti, i tre si imbattono proprio in Frank, impiccatosi in un garage da solo, dopo aver abbandonato Bill e dopo essere stato infettato.

Il finale della coppia è nel gioco quindi ben più amaro e molto meno romantico; tragico ma non in una maniera Shakespeariana bensì, appunto, da film post-apocalittico con una scena che sembra tratta da The Walking Dead. Anche il resto della storia quindi nel gioco cambia: Frank e Bill non invecchiano insieme.

Bill si dà da fare in prima persona per aiutare Joel ed Ellie a trovare la famosa batteria per auto (alla fine anche nel gioco rinvengono un’auto intera e funzionante, molto simile al modello guidato nella serie) e poi li lascia andare, rinchiudendosi nella sua malinconia. Unica nota positiva: per quel che ne sappiamo, nel videogioco Bill sopravvive.

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Il cambiamento narrativo nella serie potrà aver fatto storcere il naso a tanti appassionati ma è la chiara dimostrazione di A: come si può adattare un videogioco in una serie tv o film senza farne una copia carbone e, B: come poter rileggere e re-inventare personaggi e vicende a dieci anni di distanza per commentare i mutamenti della società e del tempo.

Inoltre, C. quel che avviene a Bill e Frank funge da motivazione, come possiamo vedere, per Joel nella sua decisione infine di accompagnare Ellie superando la morte di Tess e scegliendo di identificare nella ragazzina e nella sua salvezza le ultime volontà della donna a cui un tempo voleva bene, trasformando la sua missione in un modo per rendere omaggio alla sua memoria.

Oltre a tutto questo, nell’episodio vanno sottolineate ancora una volta le incredibili performance di Murray Bartlett (famoso anche per The White Lotus) e soprattutto di un Nick Offerman (Parks & Recreation) in una veste drammatica spettacolare e davvero da Oscar. Un altro punto a favore di questa serie che conquista sempre più consensi.

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