Tekken 3: perché è il picchiaduro che ha segnato una generazione

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Tekken 3 rimane ancora oggi uno dei picchiaduro più leggendari di sempre: ecco perché

In quanti, se ci venisse chiesto quale gioco preferiremmo della mitica saga picchiaduro di Tekken, risponderemmo con il numero 3? Il terzo titolo della serie, sviluppato da Namco e uscito nel 1997, ha fatto storia per tutta una serie di ragioni che in realtà non sono così facilmente spiegabili. Ma andiamo con ordine.

Il gioco prosegue la linea dei due precedenti riprendendo la storia della Mishima Zaibatsu, l’organizzazione della potente e influente famiglia Mishima sulla quale grava, come sappiamo, una maledizione. I diabolici piani di Heihachi per intrappolare la creatura malevola Ogre i intersecano con una miriade di storie personali che riguardano tutti i numerosi protagonisti.

Tra tutti emerge certamente Jin Kazama, nipote di Heihachi e figlio di Jun e del mitico Kazuya. Jin cerca vendetta contro Heihachi e l’annuncio del nuovo torneo è l’occasione perfetta. Ma non è il solo perché per certi versi tutti i protagonisti hanno qualcosa da dimostrare o una vittoria personale da inseguire nel letale torneo.

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Heihachi, Jim, Paul, Law, Yoshimitsu: tutti indimenticabili

E questa molteplicità di storie e vicende è proprio uno dei punti forti del titolo; e non è il solo. Come in ogni picchiaduro che si rispetti ciascun protagonista segue uno stile di combattimento differente, basato su scuole di arti marziali o di combattimento specifiche, ma anche su caratteri e personalità particolari.

Pensiamo quindi a Hwoarang, che si cimenta nel tae kwon do; o a King, che viene dal wrestling; o al famigerato Eddy Gordo, fonte di inifiniti litigi tra amici quando si giocava da piccoli, inarrestabile con il suo stile capoeira; per non parlare poi di Yoshimitsu, uno dei mitici personaggi simboli della serie, che porta con sé la tradizione ninja giapponese con tanto di spada abbinata.

Modernità e classicità si fondono poi con elementi di fantascienza più moderni e distopici, nella figura per esempio del cyborg kickboxer Bryan o di Gun Jack, il terzo militaresco robot della linea russa che aveva fatto il suo esordio in Tekken semplicemente come Jack. Ma le sorprese, per quanto concerne il ricco elenco di personaggi, di certo non finiscono qui.

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