Reeny come Hachiko: aspetta da un mese la padrona morta in Ucraina

Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni ucraino, ha raccontato la storia del cane Reeny così simile a quella di Hachiko

Hachiko
Una scena di Hachiko - Il tuo migliore amico
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Hachiko, film del 2009 diretto da Lasse Hallström con protagonista Richard Gere racconta la storia vera di un fedele cane che attese per mesi il ritorno del suo amato padrone purtroppo scomparso. Una vicenda davvero simile è accaduta a Makariv, in Ucraina, dove Reeny, uno splendido Akita-Inu di 9 anni, sta attendendo da giorni che la sua padrona, uccisa dai soldati ceceni, faccia ritorno. A raccontare l’intera vicenda sui social è stato Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni dell’Ucraina.

La testimonianza di Anton Gerashchenko

Da quasi un mese, un fedele cane Akita-inu di nome Reeny aspetta il suo proprietario alla soglia della sua casa nella Makariv liberata. I volontari hanno cercato di portare il cane al rifugio, ma lei si è assolutamente rifiutata di andare, ha accettato solo il cibo che le era stato portato. Al momento volontari cercano un padrone per il cane, che se ne occupi senza uscire dalla casa a Makariv.

In un post precedente il politico aveva raccontato di come i padroni del cane siano stati brutalmente uccisi dei soldati ceceni.

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Una tragica storia da Makariv: i ceceni hanno brutalmente ucciso una donna che non è riuscita ad evacuare. Tatyana Zadorozhnyak vive a Makarov, nella regione di Kiev con suo marito e un cane dal 2012. Due anni fa, 16 marzo, il Covid tolse la vita al marito. Quest’anno, il 15 marzo, i residenti di Kadyrov hanno brutalmente tolto la vita a Tatyana.

Quando Kadyrovsk [Capo della Repubblica Cecena] è entrato nel villaggio, Tatyana in casa sua stava aspettando un amico con cui dovevano partire. Uno degli occupanti l’ha portata in una casa vicina, dove l’ha stuprata e poi brutalmente accoltellata.

Nessuno sa per quanti giorni una donna è stata torturata. Non hanno potuto aiutarla, perché i locali hanno radunato e chiuso diverse persone nelle cantine, e chi è riuscito a stare a casa non è potuto nemmeno venire alle finestre. La gente in seguito ha raccontato che lo stupratore è stato ucciso da un soldato russo e Tatiana è stata sepolta nel cortile della stessa casa.

Una storia tragica quanto quella di Hachiko.

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