Bob Dylan: la donna che lo accusa di abusi cambia versione

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Credits: Bob Dylan / YouTube
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La misteriosa J.C., che ha accusato Bob Dylan di abusi nel 2021, ha modificato la sua versione degli eventi

Si evolve il caso riguardante Bob Dylan e una donna, un’anonima che si fa chiamare J.C., che l’anno scorso ha accusato il cantante e premio Nobel di aver abusato di lei quando aveva 12 anni, nel 1965. L’accusa è stata subito rispedita al mittente, dato che la timeline citata dall’accusatrice, che comprenderebbe sei settimane tra aprile e maggio del ’65, non collima con gli eventi.

Infatti secondo l’autore Clinton Heylin il cantante si trovava infatti in tour in Gran Bretagna in quel periodo, tra il 26 aprile e il 3 giugno 1965. Inoltre sempre nel periodo citato si sarebbe trovato per due settimane a Los Angeles; e a New York “solo per uno o due giorni”, dove in ogni caso passava la gran parte del tempo nella sua residenza di Woodstock.

Ora, a distanza di mesi dall’accusa, un tale Daniel Isaacs (l’avvocato di J.C.) ha cambiato l’espressione tramite cui l’accusa stessa viene formulata, di fatto emendandola. Lo ha fatto per indicare ora non più un periodo di sei settimane, ma “un periodo di diversi mesi nella primavera del 1965″.

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Durante questo lasso di tempo Dylan avrebbe approfittato di J.C. sia emotivamente che fisicamente. Lei sostiene di averne riportato: “Ferite fisiche e psicologiche, stress emotivo e psicologico, umiliazione, paura, dissociazione, rabbia, depressione, ansia, turbamento personale e perdita di fede; un grave shock al sistema nervoso; dolore fisico e angoscia mentale; e danni emotivi e psichici“.

Fonte: NME