Ed Wood, l’incredibile vita del “peggior regista della storia”

La sua figura è stata portata sul grande schermo da Tim Burton e Johnny Depp: ma chi era davvero Ed Wood, il peggior regista di tutti i tempi?

Johnny Depp interpreta il regista Ed Wood per Tim Burton
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Per molti Ed Wood non è altro che il titolo del film che Tim Burton ha diretto nel 1994 dando a Johnny Depp il ruolo di un regista visionario, ma privo di quel talento necessario per sfondare a Hollywood.

Ed Wood, in realtà, era uno dei tanti soprannomi dedicati a Edward D. Wood Jr., definito senza pietà il peggior regista di tutti i tempi.

Basandosi sulla biografia Nightmare of Ecstasy di Rudolph Grey, Tim Burton ha diretto un film in bianco e nero in cui ha immaginato Ed Wood, il suo rapporto con Bela Lugosi e quel suo desiderio spasmodico di essere riconosciuto come regista degno di nota.

Vincitore di due premi Oscar dopo il passaggio al Festival di Cannes, Ed Wood è una pellicola che omaggia con rispetto e simpatia un regista molto prolifico. Ma chi era davvero Edward D. Wood Jr?

Ed Wood, qualche cenno biografico

Ed Wood nacque il 10 ottobre 1924 a Poughkeepsie, nello stato di New York, dove passò gran parte della sua infanzia e della prima adolescenza.

Raggiunta l’età adatta si unì al Corpo dei Marines e con esso partecipò alla Seconda Guerra Mondiale. Prese parte allo sbarco a Tarawa nel Novembre del 1943 e, in generale, venne sempre considerato un ottimo soldato.

Ma già durante la guerra Ed Wood non rinunciò a quelle che poi vennero definite delle sue eccentricità: ad esempio, come lui stesso raccontò, durante lo sbarco indossava un reggiseno e mutandine da donna sotto l’uniforme.

C’è da sottolineare, tuttavia, che molti fatti che Ed Wood ha raccontato riguardo la sua esperienza al fronte sono privi di fondamenti. Non ci sono trascrizioni o documenti che registrino l’esattezza delle dichiarazioni.

Dopo l’esperienza della guerra, il futuro regista decise di trasferirsi a Los Angeles, terra di cinema e di sogni, con la speranza di dare il proprio contributo all’arte cinematografica.

In effetti, uno degli aspetti più lampanti di Edward D. Wood Jr. era il suo ottimismo, quella sua capacità di vedere sempre il lato positivo delle cose, anche quando non c’era niente di cui ridere.

Forse fu proprio questo suo profondo ottimismo a convincerlo di avere una possibilità di sfondare a Hollywood, anche se tutto intorno a lui sembrava suggerire il contrario.

Glen or Glenda, gli inizi di Ed Wood

Nel 1952 Ed Wood ebbe la possibilità di dirigere un film incentrato sulla vicenda di Christine Jorgensen.

Si trattava di una delle prime donne ad aver portato a termine una transizione. Il suo caso venne usato dalla stampa come un vero e proprio scoop, con giornali che intitolavo la vicenda: “Ex soldato diventa una bella bionda”.

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Sebbene non fosse affatto il primo caso di un uomo che si sottoponeva a un intervento chirurgico per il cambio di sesso, Christine Jorgensen venne tratta come la prima donna ad averlo fatto.

Questo fece sì che l’argomento fosse ancora molto caldo quando Ed Wood decise di passare dietro la macchina da presa e dirigere Glen or Glenda.

La pellicola rappresenta, a suo modo, un punto di svolta nella vita di Ed Wood. Da una parte concedendogli di dar sfoggio alla propria arte che oggi definiremmo drag.

Nonostante fosse eterosessuale, infatti, Ed Wood aveva una passione per gli abiti femminili – leggendario il suo amore per i golfini d’angora – che non si preoccupava di indossare, sebbene fosse qualcosa che nella società degli anni ’50 era quasi impossibile.

Dall’altro lato, però, Glen or Glenda mostrò che nonostante l’entusiasmo creativo di Ed Wood in lui c’erano alcune lacune tecniche che portarono il film ad essere un flop praticamente annunciato. Ma proprio grazie al suo innato ottimismo Ed Wood non si fece fermare.

Il passaggio in televisione

Dopo il fiasco di Glen or Glenda, Ed Wood tentò la carriera come regista televisivo, tornando al genere western che tanto aveva amato da bambino, quando passava le sue giornate a leggere fumetti e vedere film.

Ed Wood cercò allora di realizzare un pilot di una serie che si sarebbe dovuta chiamare Crossroads Avenger e che vedeva come protagonisti attori semi-sconosciuti del genere, come Bud Osborne, Kenne Duncan e Tom Keene.

Va detto che un’altra caratteristica di Ed Wood era la sua tendenza a circondarsi da personaggi ai margini della società, degli esclusi, personaggi che, come lui, non venivano riconosciuti a pieno titolo da Hollywood.

Crossroad Avenger non trovò alcun produttore disposto a finanziare il progetto, anche a causa degli assurdi e ormai noti dialoghi che il regista metteva nei suoi prodotti.

Subito dopo arrivò Jail Bait, che viene considerato uno dei migliori film del regista per quanto concerne la costruzione della storia. Sebbene sia conosciuto soprattutto come regista di horror e sci-fi Ed Wood cercò sempre di spaziare tra i generi, con risultati sempre alquanto discutibili.

Il rapporto tra Ed Wood e Bela Lugosi

Quando Ed Wood incontrò Bela Lugosi nel 1952, l’attore aveva già intrapreso la fase discendente della sua carriera.

Un declino che era in parte dovuto alla situazione fisica di Bela Lugosi – che non imperversava in ottime condizioni di salute -, ma soprattutto alla sua dipendenza da morfina.

Proprio come farà Tim Burton con Vincent Price in Edward Mani di Forbice, Ed Wood voleva lavorare con uno degli attori mito della sua infanzia e per questo cercò – e ottenne – di avere Bela Lugosi nel cast di Glen or Glenda.

Tra i due artisti nacque presto una profonda amicizia che spinse addirittura Ed Wood a comportarsi come una specie di manager non ufficiale per la vecchia star di Dracula.

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Nel 1955 i due tornarono a lavorare insieme in La sposa del mostro e Bela Lugosi riuscì anche a registrare alcune scene che poi Ed Wood avrebbe usato in Plan 9 from Outer Space, che è forse il suo film più conosciuto. Anche grazie a Tim Burton, che proprio a questo progetto dedicò il suo film. Bela Lugosi morì poi nel 1956.

La caduta di Ed Wood

Se nel 1947, quando arrivò a Hollywood, Ed Wood sperava davvero di avere successo – al punto da considerarsi alla stregua di Orson Welles – nel 1968 era ormai evidente che il suo sogno non si sarebbe realizzato.

Il punto di svolta avvenne negli anni ’70 quando, dopo aver girato altri b-movie e aver scritto alcuni romanzi come Killer in Drag, Ed Wood si dedicò al cinema per adulti.

Scrisse e diresse alcuni porno soft e hardcore, utilizzando degli alias. Questo periodo coincide anche con il periodo più nero di Ed Wood: il regista era sempre quasi al verde e sempre più a fondo nel suo problema di alcolismo.

La tragica morte di Ed Wood

Proprio a causa dei problemi economici e di alcol, Ed Wood perse la sua casa e si trasferì con la compagna Kathy O’Hara in un appartamento di Los Angeles.

In questo periodo Ed Wood passava gran parte del suo tempo a bere, al punto che arrivò a impegnare la sua macchina da scrivere per avere la possibilità di comprare una bottiglia di liquore.

La situazione economica peggiorò ancora di più, al punto che la coppia in ristrettezze fu costretta ad abbandonare la casa e a trasferirsi a casa dell’amico Peter Coe.

Qui, nella notte del 10 dicembre 1978, Wood urlò che non riusciva a respirare; Kathy O’Hara ignorò le grida, pensando che si trattasse di uno dei tanti momenti alcolici del compagno.

Tuttavia la mattina successiva quando la donna entrò nella stanza lo trovò morto. E disse:

Non dimenticherò mai l’aspetto dei suoi occhi. Aveva un’espressione terribile. Si era aggrappato alle lenzuola. Sembrava che avesse visto l’inferno.

Il peggior regista di tutti i tempi

Nel 1980 i critici Michael e Harry Medved pubblicarono una raccolta di critiche – la The Golden Turkey Awards – in cui Ed Wood venne eletto come peggior regista di tutti i tempi.

Allo stesso modo Plan 9 from Outer Space venne definito il peggior film di tutti i tempi.