Johnny Depp: “Io vittima della Cancel Culture, nessuno è al sicuro”

Ospite del San Sebastian Film Festival, Johnny Depp ha parlato della sua situazione, definendosi una vittima della cosiddetta cancel culture

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Johnny Depp è stato ospite del San Sebastian Film Festival dove ha ricevuto il premio alla carriera Donostia. Durante la conferenza stampa, l’attore di Pirati dei Caraibi ha parlato della cosiddetta cancel culture, definendosi una vittima di essa e ha espresso la sua preoccupazione nei confronti di tutti coloro che subiscono lo stesso trattamento.

Si tratta di una situazione complessa. Può essere visto come un evento nella storia che dura il tempo che dura, questa cancel culture, questa corsa istantanea al giudizio basato su ciò che essenzialmente equivale ad aria inquinata. È così fuori controllo ora che posso assicurarvi che nessuno è al sicuro. Non uno di voi. Nessuno fuori da quella porta. Nessuno è al sicuro. Basta una frase sbagliata e il danno è fatto, irreparabilmente. Non è successo solo a me, è successo a molte persone. Purtroppo ad un certo punto iniziano a pensare che sia normale. O che sia colpa loro. Quando non è così. Ciò che conta, però, è che tu sia detentore della verità. Se ce l’hai, allora puoi andare tranquillo e non deve importarti di nulla.

Lo scorso mese, presentando il suo Minamata, Johnny Depp aveva parlato al The Hollywood Reporter della sua situazione, successiva alla causa per diffamazione persa contro The Sun, affermando di essere stato boicottato da Hollywood che a causa di quella diatriba legale lo avrebbe fatto fuori sia dal franchise di Animali Fantastici che dal futuro della saga di Pirati dei Caraibi.

Alcuni film toccano le persone – aveva detto. E questo riguarda gli abitanti di Minamata ma anche le persone che sperimentano cose simili. E intendo proprio qualsiasi cosa… Il boicottaggio di Hollywood nei miei confronti ad esempio? Un uomo, un attore in una situazione spiacevole e disordinata, negli ultimi anni? Ma, sai, mi sto muovendo verso dove devo andare per per portare le cose alla luce.

Cosa ne pensate?

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