Scarlett Johansson contro sessualizzazione di Black Widow

Intervistata da Collider, Scarlett Johansson ha parlato di come si è evoluto il concetto di sessualizzazione del personaggio di Black Widow

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Scarlett Johansson è stata intervistata da Collider dove ha parlato di Black Widow (qui il trailer), nuovo film Marvel che ripercorrerà la vita di Natasha Romanoff, personaggio da lei interpretato per molti anni. Durante la chiacchierata, l’attrice candidata a ben due premi Oscar nel 2020, ha parlato anche di un tema a lei molto caro: la sessualizzazione spesso fatta del suo personaggio.

 Sicuramente è cambiato qualcosa e penso che parte di quel cambiamento sia probabilmenteanche per merito mio – spiega l’attrice. Avrò 35 anni quando uscirà il film; sono una mamma e la mia vita è molto diversa. Sono passati 10 anni dal primo film,  ho una diversa e più evoluta comprensione di me stessa.

Come donna, sono in un momento differente della mia vita. Mi sento molto più gentile verso me stessa come donna, mi accetto di più penso. Tutto questo è collegato all’allontanamento dal tipo di iper-sessualizzazione di questo personaggio e, voglio dire, guarda indietro a Iron Man 2. Sebbene sia stato davvero divertente e ha avuto molti bei momenti, il personaggio è così sessualizzato. Se ne parlava davvero come se fosse un pezzo di qualcosa, come un qualcosa da avere, un oggetto, un pezzo di cu*o.

Anche Tony si riferisce anche a lei dicendo “Ne voglio un po’”. Ad un certo punto la definisce un pezzo di carne e forse in quel momento sembrava davvero un complimento. Il mio pensiero era diverso. Forse la mia autostima era misurata su quel tipo di commenti, ma come molte giovani donne poi impari a ragionare da sola e capisci la tua autostima. Le cose stanno cambiando. Ora le giovani ragazze, stanno ricevendo un messaggio molto più positivo, ma è stato incredibile far parte di questo cambiamento ed essere riuscita a passare dall’altra parte, essere stata parte sia di quella vecchia storia che anche del progresso, dell’evoluzione

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Scarlett Johansson ha anche parlato di come l’esempio dato da Black Widow sia stato fondamentale per come si è evoluto il modo di trattare le eroine a lei successive.

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Penso che in realtà torni all’altra domanda sul concetto dell’iper-sessualizzazione perché in realtà Natasha usa la sua sessualità come mezzo per sentire, per manipolare una situazione, poi essere civettuola e furba e poi ti taglia le gambe, giusto? Sarà seducente in questo modo, e questo è il suo potere. Il suo potere è nella sua sessualità, e poi questo è cambiato nel tempo. La sua forza era in realtà la sua vulnerabilità.  Questa è la situazione in cui siamo ora e in Endgame si sacrifica per tutti per amore: salva i suoi amici, salva tutti. Penso che solo essere in quel tipo di spazio mentale ed essere in grado di prendere quella decisione, quell’atto disinteressato sia così incredibilmente potente. È incredibile che lei possa essere in quel posto per farlo.

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