Enrico Mentana: “La cancel culture come i roghi di libri dei nazisti”

Enrico Mentana ha acceso una gigantesca polemica sul web dopo aver paragonato la cancel culture ai roghi di libri di nazista memoria

enrico mentana
Credits: Flickr/ International Journalism Festival
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Sta facendo molto discutere un post che Enrico Mentana ha pubblicato sui suoi canali social nelle scorse ore. Il direttore di La7 ha infatti condiviso una foto che mostra uno dei tanti roghi che, durante il periodo nazista, si era soliti fare con i libri considerati illegali. Ciò che ha scatenato maggiori polemica è ciò che il giornalista ha scritto sull’immagine:

Bisogna avere il coraggio di dirlo: per molti aspetti la cancel culture ricorda i roghi dei libri del nazismo.

Mentana ha poi rincarato la dose con la didascalia posta di fianco alla foto che recita:

Vedo molti commenti di asini i quali credono che la cancel culture nasca con la boiata del bacio a Biancaneve, o che sia un’invenzione giornalistica. Siete i terrapiattisti della cultura

Il direttore di Open si riferisce ovviamente ad uno dei casi mediatici più rumorosi degli ultimi giorni, quello riguardante il bacio non consenziente di Biancaneve. Due recensori di Disneyland, Katie Dowd e Julie Tremaine,  hanno attaccato, su SFGate, il parco per aver deciso di modificare il finale dell’attrazione dedicata all’amata principessa Disney. Alla canonica morte di Grimilde è stato sostituito l’iconico bacio, cosa che ha scatenato il putiferio (qui la risposta di Disney).

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Le dà un bacio senza il suo consenso, mentre lei dorme – si legge su SFGate. Non può  essere vero amore se solo una persona sa che sta accadendo. Non abbiamo già concordato che quel consenso nei primi film Disney è un problema importante? Che insegnare ai bambini a baciarsi, quando non è stato stabilito se entrambe le parti sono disposte a impegnarsi, non va bene?

Cosa ne pensate di queste parole di Enrico Mentana? Siete d’accordo con questo paragone che ha scatenato un enorme polemica sul web? Che opinione vi siete fatti sulla cancel culture? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti.