Non solo Eternal Sunshine: i Migliori Film di Michel Gondry [LISTA]

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Molti si chiedono (a ragion veduta) che fine abbia fatto il regista dello straordinario capolavoro Eternal Sunshine of the spotless mind. Con protagonisti due fantastici Kate Winslet e Jim Carrey, il film è diventato un vero e proprio cult. Non stupisce che se ne parli ancora come fosse uscito ieri. Lo stesso però purtroppo non si può dire del suo metteur en scene, Michel Gondry.

Nonostante abbia dimostrato grande talento e una creatività visiva fuori dal comune, non viene ricordato per nessun’altra produzione. Il regista francese, infatti, eccelle nell’invenzione di trovate visive che spiazzano lo spettatore e raggiungono sempre (o quasi) l’effetto desiderato.

Riserva una grande attenzione alla cura della scenografia e degli effetti digitali unitamente a una minuziosa scelta musicale. I suoi film assumono un’atmosfera malinconica e onirica inimitabile. La realtà messa in scena da Gondry attinge dal mondo dei sogni dei bambini. La sensibilità e la delicatezza nel raccontare i rapporti umani sono un segno distintivo del regista.

Verrebbe da chiedersi come mai un artista con questo talento non abbia raggiunto un successo costante. Per rispondere a questa domanda analizziamo la carriera di Michel Gondry.

La carriera di Michel Gondry

Michel Gondry
Michel Gondry sul set

La carriera dell’eclettico regista francese, nato a Versailles nel 1967, comincia quasi per caso. Il piccolo Gondry cresce con la passione per la musica pop, tramandatagli dai genitori. Da grande vorrebbe diventare pittore o inventore, elemento che torna sempre nei suoi film.

Negli anni ’80 fonda il proprio gruppo, gli Oui Oui, che incidono due album e svariati singoli. Si sciolgono nel ‘92. Negli anni di attività Gondry dirige tutti i video musicali della band, mostrando già in piccolo il suo bizzarro mondo e le sue doti visive. Uno dei video passa su MTV e viene notato dalla cantante islandese Björk, che vuole a tutti i costi un video dal regista degli Oui Oui.

Inizia così una collaborazione storica tra i due, che darà la luce a 5 videoclip. Grazie a quest’esperienza Gondry può lavorare con grandi budget e viene definitivamente notato il suo talento.

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Da quel momento dirige clip per i più importanti gruppi della scena pop e rock del momento. Lavora, tra gli altri, con i Rolling Stones, i White Stripes, i Radiohead, i Daft Punk e i Foo Fighters.

Dai videoclip viene ingaggiato anche per dirigere importanti spot pubblicitari. Famosi quelli per Coca Cola, Gap, Nike e Levi’s; per quest’ultimo si aggiudica un importante premio a Cannes. Il suo estro creativo è lanciatissimo e viene scoperto anche a Hollywood. Inizia così la carriera cinematografica di Michel Gondry.

Human Nature, 2001

Patricia Arquette; Tim Robbins; Human Nature; Michel Gondry
Patricia Arquette e Tim Robbins in Human Nature. Credits: 01 Distribution

L’esordio del regista avviene con una produzione speciale, Human Nature del 2001. La sceneggiatura, firmata dal genio di Charlie Kaufman, aveva svegliato l’interesse del prolifico Steven Soderbergh. Quando questi deve rifiutare per impegni presi in precedenza, diventa arduo decidere il direttore di un progetto tanto ardito.

La scelta ricade su Michel Gondry, proprio per il talento visivo dimostrato con i videoclip e gli spot pubblicitari. Infatti, egli sembra a proprio agio mostrando capacità di un regista maturo. La sceneggiatura (come sempre) tra genio e follia di Kaufman gli permette di mettere in scena una storia incredibile.

Lila è una donna affetta da irsutismo ormonale: ha il corpo ricoperto di peli. Sofferente per la sua condizione, non accettata dalla società in cui vive, scappa nella foresta per congiungersi con la natura, che non la giudica. Il nascente desiderio sessuale la riporta alla città, dove si dedica all’elettrolisi per risolvere il suo problema e diventa scrittrice.

Nel frattempo, conosce Nathan, uno scienziato ossessionato dalle buone maniere impartitegli dai genitori adottivi. Nathan conduce esperimenti volti a insegnare il galateo persino ai topi. I due si amano e si sposano, ma la situazione si complica quando Nathan scopre la peculiarità della moglie. Inoltre, i problemi aumentano con la scoperta di un uomo cresciuto come una scimmia, che Nathan vuole riportare alla civiltà.

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Una sceneggiatura così folle richiedeva un regista altrettanto folle. Il risultato è strepitoso. Gli argomenti in ballo sono molti. I personaggi sono caratterizzati alla perfezione e l’interpretazione di Rhys Ifans come uomo-scimmia è eccezionale.

La forza della sceneggiatura di Kaufman corrode le fondamenta della società borghese americana, così ossessionata dalle apparenze e dalla convenzionalità. Gondry adatta il testo con grande lucidità e mano ferma per un esordiente.

Eternal Sunshine of the spotless mind, 2004

Kate Winslet; Jim Carrey; Eternal sunshine of the spotless mind; Michel Gondry
Kate Winslet e Jim Carrey in Eternal Sunshine Credits: Eagle Pictures

Il successivo film segna la seconda e ultima collaborazione con Charlie Kaufman. Nel 2004 arriva infatti il capolavoro. Eternal Sunshine of the Spotless Mind è un film di cui ancora si apprezza la freschezza e la forza emotiva.

La descrizione dello sgretolarsi di una coppia è resa con un effetto con non può lasciare indifferenti. Tutti conoscono la struggente storia di Clementine e Joel (Kate Winslet e Jim Carrey), i quali ricorrono alla Lacuna Inc. per dimenticare i ricordi l’una dell’altro. L’effetto che ottengono non è proprio quello desiderato, poiché sembra che il destino li tenga legati in una spirale ciclica.

La storia e le straordinarie invenzioni visive di Gondry rendono questo film una vera e propria opera d’arte, di cui sembra inutile parlare. A parlare sono le fantastiche immagini, l’atmosfera di malinconia pura e la bravura di un cast immenso.

Tra gli attori figurano Tom Wilkinson, Kirsten Dunst, Elijah Wood e Mark Ruffalo. Il film ebbe un successo globale e divenne ben presto un cult ancora oggi amatissimo.