Morgan: “Il tentato suicidio come una cura, lo faccio due volte al mese”

Parlando con mowmag.com, Morgan ha raccontato di essere stato denunciato per stalking e di aver tentato più volte il suicidio

Morgan
Credits: Morgan / YouTube
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Durante una lunga intervista con mowmag.com, Morgan ha raccontato della sua recente esperienza amorosa, finita molto male in quanto la donna in questione ha, alla fine, denunciato il cantante per stalking.

Io la amavo – spiega Morgan. Lei deve aver subito qualcosa che non so, un incantesimo, è inspiegabile quello che è successo, è un incubo. Nessuno è riuscito a raggiungerla. Paradossale che lei guardi quello che scrivo io e io non possa farlo e che sia stato denunciato per stalking. Ma non sono mai andato sotto casa sua, le ho solo scritto, ma dov’è l’insistenza? Mai avuto risposte.

Questa cosa mi ha scatenato un’inquietudine gigantesca, perché improvvisamente non posso più parlare con la persona con cui parlavo sempre. Lei era il cento per cento delle mie conversazioni, le nostre chat su Whatsapp erano diventate un romanzo di 500 pagine a settimana. Abbiamo fatto dieci anni così, scrivevamo e componevamo insieme, con naturalezza.

C’era tutto, era la mia migliore amica, eravamo amanti, in libertà. Poi un graduale allontanamento, fino a quando mi ha bloccato. Ho provato a chiamarla ma lei, subito: “Ti denuncio”. Ho pensato anche che abbia affrontato un percorso terapeutico indotto, forzato, che l’ha portata a disinnamorarsi. E dal 25 aprile del 2020 io per lei sono diventato angoscia.

Andando avanti con l’intervista Morgan, che a breve tornerà insieme al suo storico gruppo, i Bluvertigo (qui i dettagli), ha parlato anche di tentato suicidio e delle implicazioni benefiche che questo gesto può avere.

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Per me il tentato suicidio è come se fosse una cura, lo tento un paio di volte al mese…Secondo me andrebbe somministrato come cura antidepressiva un paio di volte al mese. La morte è un pensiero, è il pensiero della morte, ma in realtà è un grido di aiuto. D’altra parte se vivi nella situazione del silenziato l’unica chance che hai per farti sentire è il racconto di te stesso, no?

Che ne pensate?