40 donne denunciano Pornhub per aver pubblicato violenze da loro subite

40 donne hanno denunciato Pornhub che avrebbe usato scientemente materiale creato attraverso abusi e violenze da parte di Girls Do Porn

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Continuano i guai per Pornhub (qui l’inchiesta emersa dopo l’indagine del NYT) che deve ora far fronte alle denunce di 40 donne. L’accusa è quella di aver tratto profitto da un’operazione di traffico di materiale pornografico creato senza consenso delle attrici e perpetrato da un partner, Girls Do Porn.

Si tratta di un’azienda, chiusa nel 2019, condannata a pagare un risarcimento di 13 milioni di dollari a 22 ragazze tra i 18 e i 25 anni sarebbero state costrette con l’inganno a girare video porno. Girls Do Porn attirava infatti con l’inganno giovani donne con la promessa di fare un provino da modella.

Una volta sul posto veniva invece spiegato loro che si trattata di un video pornografico. Per convincerle l’azienda mentiva affermando che le attrici sarebbero rimaste anonime e che i materiali creati non sarebbero finiti su Internet ma distribuiti fisicamente in un mercato lontano. Cosa risultata poi falsa in quanto i filmati erano stati caricati su diversi portali internet, tra i quali appunto Pornhub.

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Alcune donne hanno rivelato di costrette a firmare documenti senza leggerli o minacciate di azioni legali. Ad alcune non è stato permesso di andarsene fino al termine delle riprese. Altre sono state costretti a compiere certi atti sessuali che avevano rifiutato di fare, altrimenti non sarebbero state pagate o non avrebbero potuto andarsene.

Le 40 donne, che ora chiedono circa 1 milione di dollari a testa di risarcimenti, accusano Pornhub di aver continuato ad utilizzare quel materiale creato con l’inganno e con la violenza, nonostante fosse a conoscenza, già dal 2016 dei reati di Girls Do Porn.

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