Un terzo Monolite è comparso in California [FOTO]

Il mistero dei monoliti prosegue

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Ormai è chiaro che dietro alla comparsa dei monoliti ci dev’essere qualcuno… o qualcosa

Complottisti, potete ufficialmente scatenarvi: un monolite poteva essere una casualità, due potevano essere una coincidenza, ma tre… sta succedendo qualcosa, di sicuro. Lo sappiamo cosa state pensando: è come in un film di Roland Emmerich. Dapprima la minaccia non ha un profilo pericoloso, ma poi… chissà.

Che dietro ci siano gli alieni o qualche azienda multinazionale (e francamente, fa più paura a seconda ipotesi) lo scopo di queste apparizioni/sparizioni è evidentemente quello di attirare l’attenzione. E ci si sta riuscendo. Tutti si stanno ponendo domande sugli oggetti luccicanti.

Chi li ha prodotti? Da dove vengono? Da quanto sono lì? Sembra per il momento di poter escludere che si tratti dello stesso monolite, dato che il secondo esemplare, ritrovato in Romania, per quel che ne sappiamo è ancora al suo posto. E in ogni caso è improbabile che sia stato trasportato fino negli Stati Uniti, con le restrizioni e tutto.

Il terzo monolite, lo vedete in foto, è apparso (o meglio: è stato ritrovato) sulla cima della Pine Mountain, nella città di Atascadero, in California. Sbagliava quindi chi si aspettava che il terzo esemplare (perché era chiaro che ce ne sarebbe stato un terzo) sarebbe apparso in Asia o in Oceania.

Ricapitolando: 23 novembre, Utah; 30 novembre, Romania; 2 dicembre, California. Sforzandoci di formulare delle spiegazioni serie, possiamo fare le seguenti osservazioni. Uno: data la natura dell’oggetto, i costi di trasporto e l’impegno a mantenere il silenzio sulla faccenda, dev’esserci dietro un grosso budget.

Due: si tratta a questo punto della stessa organizzazione (non può essere un individuo solo), non si può più pensare a coincidenze. Tre: ne vedremo degli altri, questo è sicuro. La maggior parte di noi sono pronti ad alzare gli occhi al cielo quando ci verrà svelato il prodotto da comprare. Per gli altri… lasciate sfogo all’immaginazione.

Fonte: Consequence of Sound

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