Vinicio Capossela e Young Signorino insieme nel singolo +Peste

Nel suo prossimo singolo, +Peste, Vinicio Capossela collaboerà con Young Signorino, che ha rivistato il brano La Peste del collega e amico

Vinicio Capossela, Young Sigorino
Credits: Youtube videoclip di Mmh ha ha ha
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Vinicio Capossela sta tornando con un nuovo progetto, Il Bestiario d’amore nel quale collaborerà con Young Signorino, uno dei personaggi più controversi e discussi della storia recente della musica italiana.

I due hanno realizzato insieme un singolo, +Peste, nato da una rivisitazione che lo stesso Young Signorino ha fatto del brano La Peste, contenuto nell’ultimo album di Capossela, Ballate per uomini e bestie. 

Del brano originale restano solo alcune parti vocali dell’autore originale, mentre il resto della canzone è stato rivisitato per raddoppiarne la potenza in maniera tale da contenere un dialogo a due sul tema della peste digitale.

In un’intervista a Repubblica, i due cantanti hanno spiegato il motivo di questa collaborazione, oltre che al concept stesso del brano.

La peste dell’odio in Rete, della delazione, della diffamazione, del linciaggio, dello squadrismo, dell’oscenità esibita, del circo massimo del like o dislike, del mascheramento, della fake news, delle virulenze epidemiche, ha per me in musica il suono dell’autotune, della trap dei nativi digitali. Volevo contaminare con questo suono il tema e lo svolgimento e così ho cercato l’artista che più stimo nella globosfera della rete contemporanea, il giovin signore Young Signorino. Gli ho consegnato il pezzo così che lo contagiasse aggiungendoci altra peste, la sua, a generare bacilli e anticorpi. ‘La cura non è l’aspirina, crea il tuo clima, resta in cima che la peste si arrampica’ ha cantato e ‘pestami ma non muoio’. Il suono è di FiloQ e riprende la tribalità medieval-orientale della zurla e dei flauti della versione originale. E poi c’è lui. Signorino è di una purezza disarmante. Un purissimo figlio di Satana, come candidamente afferma. Anzi è Candide lui stesso. È l’ultimo dei dadaisti. È primitivista, semplifica e semplificando offre forza alle parole. I segni della vita e le credenze se li è scritti in faccia, per rivelare più che per nascondere. Abbiamo messo una musica in una bottiglia e ci è tornata indietro così. Più peste. Buone peste. Fategli un cazzo di urlo

A queste belle parole del cinquantaquattrenne, polistrumentista nato in Germania,  ha poi risposto Signorino
Sono onorato di aver potuto collaborare con Vinicio Capossela, è stato importante per me ricevere la stima di un’artista così immenso e persona meravigliosa. È stato anche molto interessante lavorare su questo brano, con una tematica così importante, e poterci inserire qualcosa di mio. Spero si capisca la mia voglia di parlare di ciò che sta succedendo, di quello che non va e che riguarda tutti

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