Il cinema ha da sempre avuto una naturale predisposizione nel raccontare fatti realmente accaduti.
Del resto, per chi scrive il cinema la realtà può essere una delle migliori fonti di ispirazione. E quale fonte migliore se non proprio quella della storia dell’uomo? Sin dalle origini del cinema infatti si è creato un genere storico, che ha visto contributi da grandissimi maestri in vari periodi, continuando un discorso iniziato il secolo precedente in letteratura da Walter Scott con l’Ivanhoe. Anche se oggi è sicuramente meno florido di un tempo, quello dei film storici resta un genere molto seguito e discusso, da appassionati di storia e non.
Noi della Scimmia abbiamo selezionato 10 titoli, di cui 6 grandi classici che hanno definito lo standard per il genere e 4 film da scoprire (o riscoprire).
Film Storici: 10 film senza tempo
1. Cabiria, Giovanni Pastrone (1914)
Iniziamo la nostra lista con quello che è a tutti gli effetti uno dei film più importanti e spesso dimenticati della nostra storia. Cabiria è stato un progetto enorme per l’industria italiana dell’epoca, segnando un vero e proprio prima e dopo nel modo di pensare al cinema nel nostro paese. La collaborazione con D’Annunzio e Pizzetti per le musiche, lo sforzo economico e produttivo enorme rendono Cabiria un esempio per tutto il mondo, segnando anche profondamente il sottogenere del peplum. Un traguardo per il cinema muto italiano, ancora stabilito a Torino, che si dimostrò all’avanguardia e capace di rivaleggiare con le grandi produzioni estere.
2. Nascita di una nazione/Intolerance, David Wark Griffith (1915/1916)
Non potevamo proseguire se non con David Wark Griffith. La sua opera ha infatti segnato il cinema delle origini in America più di chiunque altro. Abbiamo scelto due film storici strettamente collegati fra loro: Nascita di una nazione ed Intolerance escono ad un anno di distanza l’uno dall’altro e sono due film assolutamente imprescindibili nello studio della storia del cinema. Il primo racconta la storia della nascita dell’America, che Griffith ci mostra bagnata nel sangue della guerra civile e basata sulla schiavitù. Intolerance nasce subito dopo come risposta alle accuse di razzismo che il regista subì all’uscita del primo film, mostrando come le varie epoche storiche siano basate sulla violenza, l’odio verso il diverso e la sopraffazione. In entrambi i casi stiamo parlando di film (ovviamente muti) della durata di 3 ore circa, che seppero attirare al cinema le grandi masse americane.
3. Ottobre, Sergej Ejzenštejn (1928)
Nel frattempo anche in Russia si gira (e si teorizza) molto cinema, fra cui molti film storici. Siamo a dieci anni dalla rivoluzione bolscevica ed il partito decide di affidare al regista di punta dell’industria cinematografica un film per celebrare l’eroica presa del potere dell’ottobre 1917. Ne esce una delle opere più complesse e rappresentative dell’idea di cinema di Ejzenštejn, una delle punte più alte toccate dal cinema russo prima di una inesorabile crisi causata anche dallo stesso partito, che concederà sempre meno spazio agli artisti.
Abbiamo scelto Lawrence d’Arabiain rappresentanza di tutti quei kolossal americani perché ci preme sottolineare, in questo caso, l’aspetto visivo oltre che quello narrativo. Il film di David Lean è infatti forse la massima espressione della ricerca visiva e tecnologica che l’industria americana inseguiva in quegli anni, anche in parte per distinguersi il più possibile dalla televisione. Dai colori spettacolari alla sensazionale pellicola 70mm, Lawrence d’Arabia rappresenta forse in questo senso l’apice della direzione che il genere ha preso nella storia della settima arte: un cinema di interesse popolare, altamente spettacolare, tendenzialmente di lunga durata e molto emozionale.
5. Tutti gli uomini del presidente, Alan J. Pakula (1976)
Non potevamo non citare almeno uno di quei film storici tutti americani dedicati al mondo del giornalismo d’inchiesta (o anche a dei veri e propri detective) ed ai casi di attualità del Paese che hanno creato un vero e proprio sottogenere ancora oggi piuttosto caldo. Tutti gli uomini del presidente ne rappresenta forse il massimo successo, bagnato anche da una pioggia di Premi Oscar caduti su Dustin Hoffman, Robert Redford e banda. Il tema ancora caldo del caso Watergate infiamma anche al cinema, in un’operazione estremamente popolare che porta sul grande schermo un evento molto sentito dal Paese. Uno schema che sarà destinato a ripetersi nella storia, visto anche il suo grande successo.