Joker, i manifestanti di Beirut si mascherano come Arthur Fleck [FOTO]

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Joker è sicuramente il film del momento. Non tanto per l’incredibile successo che sta avendo su scala globale e nemmeno troppo per la clamorosa interpretazione di Joaquin Phoenix.

I motivi per i quali l’acclamatissimo film di Todd Phillips, vincitore del Leone d’oro all’ultimo festival del cinema di Venezia, sta avendo tutta questa risonanza mediatica sono da ricercare più in ambito sociologico.

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Difatti questo Joker porta in sé una forte critica alla società occidentale, con occhio particolare alla situazione degli Stati Uniti, ovviamente.

Il messaggio del film però, si sta espandendo anche oltre gli Stetes, portandosi dietro il rischio, secondo alcuni, che Arthur Fleck divenga un vero e proprio simbolo per eventuali rivolte popolari.

Rischio che pare abbia trovato un riscontro in un paese davvero molto lontano dalla Gotham nella quale vive Arthur o dagli Stati Uniti di cui è paradigma.

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Stiamo parlando del Libano e, in particolare, della sua capitale Beirut, nella quale sono in corso delle violente proteste  popolari che puntano a mettere pressioni al governo ed in particolare, al presidente Michel Aoun per trovare una soluzione alla tremenda crisi economica che sta attraversando il paese.

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Molte delle persone scese in piazza nella capitale libanese, hanno voluto dipingersi la faccia esattamente come Arthur Fleck in Joker, scatenando un’insurrezione che ha messo a ferro e fuoco la città in modo sinistramente simile a quello che, i seguaci di Joker travestiti da clown, hanno causato a Gotham City.

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Il Libano è uno dei paesi più indebitati al mondo e la popolazione, ormai con l’acqua alla gola, era da tempo sul punto di esplodere.

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La goccia che ha fatto traboccare il vaso, scatenando la protesta della popolazione travestita da Joker, è stata una tassa che il governo avrebbe voluto porre sulle chiamate  effettuate tramite WhatsApp, idea prontamente ritirata a causa della risposta violenta della popolazione.

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