Foals – Recensione Everything Not Saved Will Be Lost, Pt. II

Everything Not Saved Will Be Lost è ora completo. Ed è incredibile.

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Foals - Foto tratta dal profilo Facebook ufficiale; Credits: Alex Knowles
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Il secondo capitolo del doppio album dei Foals è un trionfo per l’indie band

Con Everything Not Saved Will Be Lost parte due, i Foals confermano di essere riusciti là dove molte altre band falliscono: hanno creato un loro proprio stile, raggiunto una vetta artistica e una precisione espressiva uniche, e sono riusciti a creare un lavoro di assoluto impatto. L’indie rock non ha mai avuto tanto senso, negli ultimi anni (e specie quest’anno) come in questa ultima uscita del gruppo. Seconda parte di una mini-saga, complementare all’album gemello uscito in primavera, ma molto più rock e chitarristico. Naturalmente, non è tutto qui.

Cominciamo con l’elencare gli stili presenti nel disco: i sintetizzatori ispirati alla new wave e al synthpop che si ritrovano in molte produzioni precedenti della band qui lasciano volentieri spazio a complessi intrecci e crescendo di belle chitarre distorte. Riff derivati dall’esperienza dei primi album del gruppo, in stile post-punk revival e math rock. Riff decisi, memorabili, che costituiscono fondamenta di pezzi forti e impetuosi, immediatamente memorabili. Parliamo di The Runner, Black Bull, Like Lightning (che addirittura suona quasi come un pezzo dei White Stripes) e 10,000 Feet.

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Foals – The Runner, 2019

Un degno prosieguo e culmine della carriera della band, che punta tutto e vince tutto

Le atmosfere di contorno che si ritrovano nell’intro, Red Desert, e nell’interludio, Ikaria, contribuiscono ad integrare i suoni del disco e a dare prova (se pure ce ne fosse bisogno) delle aspirazioni astratte della musica dei Foals: a volte concreta, a volte onirica, a volte entrambe. Il culmine necessario e memorabile del disco è l’epica di dieci minuti di Neptune, pezzo nel quale i Foals sembrano quasi guardare indietro alla loro discografia e recuperare tutto il meglio che vi si trova.

Le canzoni, impresa notevole, sono delicate e brutali insieme. Potenti e intimiste, rabbiose ma umili, impetuose seppur intricate. Ogni singola traccia funziona, sia come parte di un album, che come parte di un doppio album (a fare il paio con la prima parte di Everything Not Saved Will Be Lost), e persino come parte di una discografia che è una continua riscoperta ed evoluzione. Un percorso sempre coerente, dall’underground al mainstream, senza compromessi ma in lenta costruzione del suono di una band che ora è ufficialmente leggenda. Il 2019, possiamo dirlo, è stato l’anno dei Foals.

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https://open.spotify.com/album/2gA6WSERaJVOWwuB0hegvp
Foals – Everything Not Saved Will Be Lost, Pt. II / Anno di pubblicazione: 2019 / Genere: Indie Rock

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