50 anni di Easy Rider e noi sogniamo ancora su quel chopper

Easy Rider compie 50 anni
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Easy Rider e il ricordo dell’estate del 1969

L’estate del 1969 fu piena di grandi eventi storici, dai moti di Stonewall all’atterraggio sulla Luna, agli omicidi della famiglia Manson e il mega concerto di Woodstock. Quella stagione vide anche l’uscita di una serie di film che sarebbero passati alla storia come punti di riferimento culturali, nessuno così significativo come il primo lungometraggio di Dennis Hopper, Easy Rider. L’iconico road movie motociclistico, che vede protagonisti Hopper, il suo co-sceneggiatore e produttore Peter Fonda e Jack Nicholson, ha lasciato una grossa eredità che ancora dopo 50 anni rimane salda.

La New Hollywood

Secondo Peter Siskind, che scrisse il libro Easy Riders, raging bulls. Come la generazione sesso-droga-rock’n’roll ha salvato Hollywood, Easy Rider diede inizio alla New Hollywood – insieme a film come Il Laureato – dopo la fine dell’epoca d’oro e un periodo di crisi profonda. Questo era legato allontanamento del pubblico delle sale a favore delle TV. Nella New Hollywood a farla da padrone era i nuovi talenti, gente libera con idee innovative che raccontavano storie, spesso anche scomode e di denuncia, proprio come quella di Easy Riders. Tra i registi di talento più giovani e oggi più importanti si menzionano Martin Scorsese, Woody Allen, Brian De Palma, Robert Altman, Steven Spielberg, George Lucas, Francis Ford Colloppa, Sam Peckinpah e molti altri.

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Jack Nicholson in Easy Rider

Grandi registi portano grandi attori

La New Hollywood ha permesso l’inizio delle carriere di Robert De Niro, Dustin Hoffman, Al Pacino, Meryl Streep a altri grandi. Tra questi c’era anche Jack Nicholson che deve il suo successo proprio a Easy Rider. Nicholson aveva già lavorato a molti film ma nessuno gli aveva portato il successo di Easy Rider, nonostante non fosse un vero protagonista del film (appare sono per 17 minuti).

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Se Nicholson è in The Shining o in Cinque pezzi facili lo si deve a Easy Rider. Kubrick disse di averlo notato per quel ruolo, così come Michelangelo Antonioni (Professione Reporter). Quest’ultimo è stato invitato alla prima del film proprio da Nicholson che era un suo grande fan. Se non fosse stato per il successo personale in questo film, Nicholson avrebbe abbandonato la carriera di attore per fare il regista. A Nicholson furono riconosciuti il New York Film Critics Circle Award, il Laurel Award, il National Society of Film Critics Award e il Kansas City Film Critics Circle Award. Inoltre: una nomination ai BAFTA, una nomination ai Golden Globe e una agli Oscar.

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La Tecnica

Uno dei meriti del film di Dennis Hopper fu quello di portare sul grande schermo per la prima volta i lens flare, ovvero i bagliori sulla lente che poi si vedono sullo schermo. Fino ad allora questi erano considerati degli errori e si faceva di tutto per cercare di evitarli. Il fatto di inserirli o di non curarsi della cosa, fu considerato un modo per esprimere libertà di ripresa. Nonostante i lens flare si notino in diversi film precedenti, qui sono stati considerati per la prima volta voluti. Il film era talmente tanto libero che Hopper e Fonda non avevo una vera sceneggiatura da seguire. Si narra persino che fossero ubriachi per la maggior parte del tempo, che fumavano in continuazione marijuana e che utilizzavano gente non professionista per le riprese.

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Dennis Hopper e Jane Fonda in Easy Rider

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Conclusioni

In qualche modo, Easy Rider si può considerare un film estremamente innovativo dal punto di vista della narrazione. Ha portato a essere protagonisti due anti-eroi. Ha mischiato e confuso in qualche modo i concetti dell’epoca di bene e male rendendo il film incredibilmente moderno. E ha mostrato all’America il volto di gente che in quel momento si faceva fatica ad accettare. Inoltre, l’uscita del film in un momento storico così importante diede voce ai giovani che si ribellavano al potere e andavano in cerca della libertà. L’insieme di tutti questi fattori lo rende un film cult, che regge all’onda d’urto del tempo che passa, anche 50 anni dopo. Noi sogniamo ancora la libertà.

Non è un caso che Easy Rider sia nella lista dei 10 film che hanno influenzato Quentin Tarantino per il suo C’era una volta a… Hollywood (li potete leggere qui)

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