Game of Thrones 8, Arya e il triangolo amoroso con Jon e Tyrion

Dopo l'episodio della scorsa settimana, Arya Stark è al centro di molte discussioni: ma all'inizio George Martin aveva pensato a tutt'altro destino per lei

Maisie William è Aria Stark
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Nel corso delle ultime settimane Game of Thrones ha messo sotto il riflettore uno dei personaggi più amati di Westeros: Arya Stark.

Sin dall’inizio della storia la più piccola delle due sorelle Stark ha intrapreso un lungo percorso, non solo di crescita, ma fisico, che l’ha portata ad essere uno dei personaggi più discussi di questa ottava e ultima stagione di Game of Thrones.

Ma le idee originali che George Martin aveva in testa quando ha presentato per la prima volta Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco prevedevano tutt’altro percorso per Arya Stark.

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler su quanto accaduto in Game of Thrones finora.

Dalla scorsa domenica la rete è esplosa nel rendersi conto che Arya Stark, dopo essere diventata Nessuno nel suo allenamento a Braavos, è stata colei che è riuscita ad uccidere il Re della Notte. Da allora tutti hanno cominciato a discutere se fosse giusto o meno che fosse Arya a giocare questo ruolo così fondamentale. E la settimana prima la perdita della verginità della ragazza con Gendry aveva fatto discutere allo stesso modo. A quanto sembra, però, anche l’autore della saga letteraria aveva idee diverse su Arya. Idee che, se fossero rimaste invariate sin dall’inizio, avrebbero sicuramente cambiato il volto della saga.

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Complice la pubblicazione da parte di Waterstone delle prime bozze di trama di George Martin, poi riportate anche da Variety, è possibile conoscere quello che sarebbe dovuto accadere ad Arya secondo le prime idee dello scrittore, che all’epoca – siamo all’incirca nel 1993 – pensava di riuscire a concentrare la sua monumentale opera ancora incompiuta in una trilogia.

Innanzitutto, nel primo pitch, Ned Stark – prima di morire – riusciva a far scappare Catelyn e Arya da Approdo del Re, in modo da potersi rifugiare di nuovo nell’aria familiare di Grande Inverno, dove avrebbe dovuto accettare il tradimento di Sansa che, rimasta incinta di Joffrey, avrebbe scelto di combattere dalla parte dei Lannister, contro il suo stesso sangue. La cosa che risulta più assurda, ora che abbiamo letto i libri e visto la serie, è che all’inizio Martin aveva pensato di far innamorare Arya e Jon Snow. Sebbene il loro rapporto sia sempre stato molto stretto, l’idea di farli innamorare oggi ci sembrerebbe assurda. Eppure l’idea era proprio questa. I due si sarebbero dovuti innamorare e la loro relazione sarebbe stata tormentata dal rispetto dei voti dei Guardiani della Notte su cui Jon aveva fatto giuramento. Un innamoramento che non avrebbe fatto storcere il naso per il presunto incesto: Cersei e Jamie offrivano un ottimo precedente e Arya e Jon erano “solo” fratellastri, prima di svelare l’identità del ragazzo e renderli, dunque, “solo” cugini. Nonostante il loro amore, Jon avrebbe dovuto cacciare Catelyn, Arya e Bran, arrivati a chiedere aiuto alla Barriera dopo la caduta di Grande Inverno, costringendoli ad andare più a Nord, oltre la Barriera, dove Catelyn sarebbe morta per mano degli Estranei. Una morte che, a dirla tutta, sembra comunque meno traumatica di quella in cui è realmente occorsa. Nel profondo Nord Arya sarebbe diventata anche il centro dell’interesse sentimentale di Tyrion, che sarebbe diventato un rivale di Jon Snow, sebbene Arya non avrebbe mai corrisposto i sentimenti del Folletto. Nella storia che conosciamo, invece, abbiamo visto Sansa sposare Tyrion, prima che quest’ultimo subisse il fascino della Madre dei Draghi Daenerys, sebbene l’episodio The Long Night potrebbe aver rimesso in discussione la lealtà di Tyrion, che sembrava molto legato a Sansa.

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