Poltergeist: l’inquietante storia della bambina del film, morta a dodici anni

Cos'è la "maledizione" di Poltergeist? Vi raccontiamo la tragica scomparsa di molti componenti del cast, tra cui quella della bambina protagonista.

Poltergeist
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Poltergeist – Demoniache presenze, è un film horror del 1982, che ha ottenuto grande successo al botteghino mondiale, diventando campione d’incassi.

Gli aspetti più inquietanti del film, però, non sono legati alla storia soprannaturale che il regista Tobe Hooper e il produttore e sceneggiatore Steven Spielberg, ci raccontano. Poltergeist è diventato tristemente noto per quella che viene definita una “maledizione“. Durante le riprese del film infatti, si verificarono strani eventi che culminarono con la morte di alcuni componenti del cast. Tra questi, perse la vita anche la piccola bambina protagonista del film, Heather O’ Rourke, scomparsa a soli dodici anni.

Heather ha prestato il suo viso angelico a Carol Anne, protagonista dei tre capitoli della saga, riuscendo a ultimare per un soffio l’ultimo Poltergeist, prima di morire tragicamente pochi mesi dopo.

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Il regista Tobe Hooper sostiene di aver avuto, da giovane, esperienze con dei poltergeist. Durante l’adolescenza, dopo la morte del padre, Hooper aveva la sensazione di sentire «porte che si spalancavano, piatti che volavano per la casa, ed altri bizzarri avvenimenti». È da qui che nasce l’idea per il film .”Poltergeist” infatti, è una parola tedesca che indica il manifestarsi di fatti apparentemente inspiegabili dovuti alla presenza di un medium, anche inconsapevole, di età adolescente. Nel film, il medium adolescente e inconsapevole, è proprio la piccola Carol Anne che una notte viene sorpresa dai genitori a parlare da sola con il televisore. La vita tranquilla che la famiglia conduce a Cuesta Verde (California), viene sconvolta dall’annuncio della bimba: THEY’RE HERE! Sono arrivati! Carol, infatti, è in grado di mettersi in contatto con gli spiriti del cimitero indiano su cui sorge la casa. Da quel momento fenomeni soprannaturali e inspiegabili iniziano a manifestarsi nella villetta.

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Poltergeist

Poltergeist – Demoniache presenze ha avuto tanto successo che, nel 1986, è stato realizzato un sequel: Poltergeist II – L’altra dimensione. Nel 1988, quando la piccola era già morta, è uscito invece Poltergeist III – Ci risiamo, ultimo capitolo della saga.

Come si può notare vedendo i film, il cast non è rimasto sempre lo stesso. Ciò è dovuto anche alla cosiddetta “Maledizione di Poltergeist“, cioè alla serie di avvenimenti luttuosi legati alla saga. La piccola Heather infatti, non è la sola degli attori ad aver perso la vita prematuramente. L’attrice Dominique Dunne è morta il 4 novembre 1982 a 22 anni, strangolata dall’ex fidanzato. Il suo personaggio, Dana Freeling, compare infatti solo nel primo film. Julian Beck è morto invece per una malattia, il 14 settembre 1985. Egli non compare nel terzo film, in cui il suo personaggio è stato interpretato da un altro attore. Will Sampson – celebre per il ruolo di Capo Bromden in Qualcuno volò sul nido del cuculo – è morto il 3 giugno 1987 a causa di complicazioni post-operatorie.

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Questo triste elenco, ci porta al quarto lutto della “maledizione di Poltergeist”: la morte di Heather O’ Rourke avvenuta il 1° febbraio 1988.

La piccola si era ammalata all’inizio del 1987, durante le riprese del terzo film. La prima diagnosi fu quella del Morbo di Chron, per cui fu sottoposta a cure mediche che le permisero di continuare a lavorare per il film. Le riprese, che si tenevano a Chicago, durarono da aprile a giugno. Terminato a fatica il lavoro, dopo una vacanza con la famiglia, Heather fece ritorno a casa. In realtà la prima diagnosi si rivelò presto errata… Heather soffriva di giardiasi, una malattia che si manifestò la mattina del 1° febbraio 1988. La bambina fu portata d’urgenza in ospedale, dove si scoprì che aveva sviluppato un’occlusione intestinale acuta. L’operazione d’urgenza a cui fu sottoposta non bastò a salvarla, morì per le complicazioni dello shock settico provocato dall’occlusione e della conseguente sepsi.

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La MGM, decise di girare un nuovo finale per Poltergeist III con una controfigura. Alla fine dei titoli di coda apparve anche un breve omaggio alla sua memoria. La piccola Heather fu sepolta vicino al mausoleo Sanctuary of Tenderness (Santuario della tenerezza) nel Pierce Brothers Westwood Village Memorial Park di Los Angeles, accanto alla tomba di Truman Capote e Dominique Dunne, sua sorella nel film. Successivamente morì anche il regista del secondo capitolo della saga, Brian Gibson, nel 2004. E cinque anni dopo l’attore Lou Perry, fu ucciso nella sua casa di Austin con un’ascia.

La madre, che durante il parto aveva perso anche il fratello gemello di Heather, non si è mai rassegnata alla scomparsa della figlia.

La madre di Heather continua ad attribuire la morte prematura della bimba a una diagnosi errata e non si rassegna alla sua scomparsa. Chiunque abbia avuto a che fare con la piccola dal viso angelico e dai capelli biondi la ricorda con affetto e nostalgia. Gli altri membri del cast hanno raccontato della sua capacità di infondere tranquillità sul set. Quando tutti sfogliavano con ansia e frenesia la sceneggiatura, Heather se ne stava tranquillamente seduta a leggere. A quanto pare era in grado di memorizzare 60 pagine di sceneggiatura all’ora… e non aveva neanche mai seguito un corso di recitazione! La sua scomparsa ha segnato anche la fine di una carriera come attrice molto promettente, nonostante Heather fosse più interessata a un futuro nella regia!

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