Lino Banfi sarà rappresentante all’Unesco

Lino Banfi
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Una scelta che ha acceso forti polemiche.

Lino Banfi non ha bisogno di presentazioni: è uno dei volti più noti della commedia italiana. Quando però oggi, è stato annunciato che sarebbe stato rappresentate dell’Italia all’Unesco, qualcuno ha avuto da ridire. Sicuramente la scelta sembra poco adatta per qualcuno come Banfi, 82 anni, con un curriculum sicuramente poco adatto alla diplomazia. Non è passata inosservata nemmeno la gaffe di Di Maio che ha annunciato l’attore dicendo ”Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio Unesco”. Banfi ha poi aggiunto che non c’è più bisogno di plurilaureati in queste commissioni, ma gente come lui che porta il sorriso. Per quanto non rileviamo malizia nella sua dichiarazione, questa ennesima scelta politica rivela molto di più. Il signor Banfi non è la persona più meritevole per una carica del genere, sebbene la sua fama abbia convinto del contrario delle altre persone.

Facciamo chiarezza sull’Unesco.

L’Unesco dal 1945 si pone come il luogo in cui, i rappresentanti delle nazioni comprese nell’Onu, possano discutere di temi importantissimi e fondamentali come la difesa dei diritti umani. Un numero incalcolabile di studenti di giurisprudenza passa anni interi a studiare la difficile materia del diritto internazionale per poi finire solo a far visita alla sede di Parigi. Molti di questi, rendendosi conto della difficoltà di poter entrare in un ambito diplomatico di questo tipo, finisce per scoraggiarsi e lasciar perdere. Gli stessi studenti che poi, vedono un personaggio come Banfi essere nominato all’interno della Commissione, faranno difficoltà a vedere di buon occhio una scelta del genere.

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Una scelta che dice molto.

L’infelice scelta del governo ha confermato quello che oramai da tempo si sta notando in fin troppi ambienti in Italia: non importa quanto hai studiato, quanto talento hai o quanto fermamente credi in quello che fai. Ci sarà sempre qualcuno più famoso di te che si prenderà il tuo posto. Sarà un caso che ieri c’è stata la premiere di Adrian, la ”serie evento” di Celentano? Forse l’universo ci sta cercando di comunicare qualcosa. Nel dubbio, vi lasciamo con i migliori 28 milioni di euro spesi dalla televisione italiana. Sperando, infine, che si cercherà di fare affidamento alle nuove generazioni per rappresentare l’Italia in certi campi.

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