Adrian: ma cosa abbiamo visto?

Ieri è andata in onda la prima puntata di Adrian, cartoon Mediaset per Adriano Celentano: lo spettatore ne è indubbiamente colpito, più per confusione che per fascinazione.

Recensione Adrian
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Ieri sera è andato in onda il primo episodio di Adrian, la serie “evento” di Adriano Celentano che ha visto la luce dopo anni di progettazioni, rimandi e cause legali. Preceduto da una lunga (ed estenuante, a dir di molti) campagna pubblicitaria, ha debuttato in prima serata su Canale 5 dopo un effimero show introduttivo.

Essendo stati i produttori di Mediaset molto bravi a non far trapelare alcun tipo di rumour o anticipazione è molto difficile capire come si evolverà la serie animata, per questo la nostra recensione si basa su ciò che è stato mostrato durante la prima puntata.

Il cartoon è ambientato nel 2068 a Milano, città totalmente sfigurata dai molti grattacieli ed edifici grigi dove tuttavia resiste un quartiere “novecentesco”. Nella realtà mostrataci vige una dittatura, impegnata strenuamente a reprimere il dissenso con la polizia e con la violenza e in parallelo ci viene introdotto Adrian. Il Celentano ringiovanito e rigorosamente a petto semi-scoperto è un orologiaio con il carattere del celebre Molleggiato. Oppositore silenzioso e sprezzante, non mancherà l’occasione di mettersi in mostra cantando ad un concerto organizzato dal regime. La band protagonista, però, canta inaspettatamente Mentre tutto scorre dei Negramaro.

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Adrian è fidanzato con una bellissima donna che non perde occasione di sedurlo (per usare un eufemismo). Lei è ritratta quasi sempre senza veli. La puntata si conclude a Napoli, quando viene probabilmente mostrato il suo futuro antagonista, un sanguinario mafioso capo supremo dell’azienda “Mafia International” che fa uccidere un barbone e scopre dell’orologiaio oppositore ricercato dalla polizia.

Adrian è il caos più totale

Per quanto abbiamo visto fin’ora, è difficile comprendere il senso e il punto di arrivo di Adrian. L’animazione totalmente discutibile si mescola ad un elogio senza mezzi termini della musica di Celentano. I disegni di Manara (sempre belli e preziosi), poi, vengono proposti e riproposti in tutte le salse, anche sotto forma di bozzetti mostrati nelle scene di sesso.

Recensione Adrian Manara

Adrian riesce in qualche maniera oscura ad attrarre lo spettatore, più per confusione che per fascinazione. Il doppiaggio mal sincronizzato con l’animazione e le palesi esagerazioni, quasi caricaturali, della trama e dei personaggi non permettono assolutamente una valutazione oggettiva del prodotto. Sarebbe anche difficile trovare un qualche prodotto simile con cui compararlo, vista la deificazione della figura di Celentano.

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Il primo cartoon di Adriano Celentano sembra più essere lo storyboard di un prodotto in lavorazione che il prodotto stesso, visto che non c’è coerenza di sceneggiatura e di animazione. Un esempio lampante è nel finale della prima puntata di Adrian: un lungo video musicale (con le solite fantasie erotiche) che parte nel bel mezzo di un dialogo. Elementi che non fanno altro che spiazzare e confondere, per poi ricominciare con il famoso spot pubblicitario molesto.

Recensione Adrian Spot

Chi aspettava un cartoon si è ritrovato dinanzi al video musicale di Take on Me degli A-Ha, chi sperava che gli spot pubblicitari terminassero oggi dovranno rassegnarsi ad altre quattro settimane di programmazione.

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