Steins;Gate – 5 motivi per recuperare su Netflix l’anime che è già leggenda

Condividi l'articolo

Da sempre, il mondo degli anime ha regalato opere straordinarie e indimenticabili. Basti pensare a come Fullmetal Alchemist: Brotherhood, Cowboy Bebop, Neon Genesis Evangelion, Death Note e molti altri, abbiano lasciato il segno nell’immaginario collettivo. Steins;Gate è considerata dagli addetti ai lavori una serie cervellotica e meravigliosa, resa disponibile da Netflix, che conferma di avere una categoria anime particolarmente ricca e di ottima qualità.

Distretto di Akihabara (Tokyo), 28 luglio 2010

Rintaro Okabe, interessato ad una conferenza riguardante i viaggi temporali, si dirige accompagnato dall’amica Mayuri Shiina al Palazzo della Radio. All’interno di uno sgabuzzino trova la giovane ricercatrice Kurisu Makise in un bagno di sangue, brutalmente uccisa da qualcuno pochi minuti prima.

Sconvolto, Okabe manda un messaggio all’amico Itaru Hashida, detto Daru, per metterlo al corrente dell’accaduto. Ad un tratto si verifica un fenomeno singolare: per un attimo tutte le persone scompaiono, e il mondo intorno a lui si fa sempre più sfocato. Più tardi, quel giorno, dopo essersi ripreso, incontra una Kurisu Makise che stranamente è ancora in vita, e si accorge che il messaggio inviato a Daru era arrivato una settimana prima di averlo inviato. Dopo attimi di sconcerto, Okabe intuisce ciò che è successo.

Pochi giorni prima aveva inventato – con l’aiuto dei suoi amici – il “cosiddetto microonde telefonico”, un aggeggio capace di inviare e-mail indietro nel tempo. È il primo prototipo di macchina del tempo della storia, e si rivelerà un’invenzione tanto geniale quanto pericolosa.

Dopo questa breve introduzione, andiamo ad elencarvi 5 validi motivi per cui Steins;Gate merita assolutamente una visione.

1- Miglior anime di sempre?

Steins;Gate

Premettiamo che stabilire quale sia il miglior anime di sempre è pressoché impossibile, viste le numerose (e difficilmente calcolabili) variabili soggettive in gioco. Tuttavia, sondare il terreno online è sempre un buon esercizio per scoprire le preferenze del pubblico, e ci sono alcuni dati interessanti che vorremmo sottoporre alla vostra attenzione:

  • MyAnimeList: è un aggregatore di voti con un bacino d’utenza prevalentemente occidentale, dove si riuniscono appassionati di manga e anime. Per quanto riguarda le serie tv, Steins;Gate occupa la seconda posizione (dietro Fullmetal Alchemist: Brotherhood)
  • Anikore: è l’equivalente giapponese, dove è possibile votare le singole stagioni di una serie. Steins;Gate condivide la cima della classifica con la seconda stagione di Code Geass.
  • Vndb: prima dell’adattamento anime, Steins;Gate nasce come visual novel, ossia un videogioco a metà tra romanzo e anime sottotitolato. Anche in questo caso, gli utenti lo collocano al secondo posto di sempre.
LEGGI ANCHE:  Netflix, calano gli abbonati ed è disastro in borsa

Le premesse sembrerebbero essere eccellenti, e siamo solo all’inizio…

2- Viaggi nel tempo

Steins;Gate

“Anzitutto, il tempo non è una sola linea che si sposta dal passato verso il futuro, è come un fiume composto da infiniti flussi che scorrono: detti appunto linee di universo. Ad esempio, supponiamo che tu, proprio oggi, venga ucciso da un criminale. Se io tornassi indietro dal futuro e in qualche modo impedissi questo evento, il mondo in cui sei stato ucciso e quello in cui sei sopravvissuto si dividerebbero.”

La possibilità di viaggiare nel tempo è sempre stato un tema affascinante, che ha tenuto milioni di appassionati incollati al televisore. In Steins;Gate l’argomento viene trattato in maniera molto dettagliata e “verosimile”, fungendo da leva per sollevare un quesito molto caro anche al film La Ragazza che Saltava nel Tempo

È possibile sfuggire al proprio destino?

3- Rintaro Okabe (Kyoma Hooin)

Steins;Gate

Personaggio dalle mille sfumature, Okabe vive in un piccolo appartamento, adibito a laboratorio, dove passa intere giornate ad inventare oggetti di dubbia utilità insieme al suo bizzarro gruppo di amici. Si è autoproclamato scienziato pazzo, e ama farsi chiamare Kyoma Hooin o Okarin. Tra le sue tante stranezze, vi è quella di parlare da solo al telefono, inventandosi teorie assurde su possibili cospirazioni mondiali attuate da una fantomatica “organizzazione segreta”. Ama il suo camice bianco, è un fanatico dei viaggi nel tempo e alterna momenti di pazzia a momenti di assoluta serietà. Come si suol dire: vale da solo il prezzo del biglietto.

4- Spaccato della cultura pop giapponese

Steins;Gate

La maggior parte dei personaggi che appaiono in Steins;Gate, rappresentano uno stereotipo tipico della cultura nipponica. Ecco a voi qualche esempio:

  • Okabe si comporta da chuunibyou, ossia in maniera immatura, come se fosse ancora un teenager. È cinico, egocentrico e con manie di onnipotenza, credendo così di essere cool, e non accorgendosi che le persone intorno lo reputano, in realtà, patetico.
  • Mayuri è una ragazza pura e sempliciotta, che rappresenta la cultura del kawaii, termine traducibile con “carino” o “adorabile”, come si vede dalla sua passione per gli Upa.
  • Daru è un classico otaku pervertito ed esperto di informatica.
  • Kurisu è una tsundere, ossia una ragazza apparentemente arrogante e fredda, ma che nasconde un lato più dolce e affettuoso.
  • Ruka è una trap, cioè un ragazzo che interpreta un ruolo femminile, nel suo caso una miko (sacerdotessa di un tempio shintoista).
LEGGI ANCHE:  Netflix risponde a tono agli organizzatori del Festival di Cannes

5- Struttura narrativa

Steins;Gate

Tutte queste ottime premesse verrebbero vanificate senza un’adeguata struttura narrativa, che fortunatamente rappresenta il maggior punto di forza di Steins;Gate. Il racconto è curato in ogni minimo dettaglio, e che si divide nettamente in due metà:

  • una prima parte dedicata all’introduzione dei misteri e alla caratterizzazione dei personaggi, la cui fondamentale importanza sarà evidente solo più avanti, quando tutti i nodi verranno al pettine.  
  • nella seconda parte, invece, la storia decollerà, in quello che si può definire un unico lungo climax protratto per 12 episodi ricchi di colpi di scena e i momenti strappalacrime.

Per chi volesse apprezzare ancora meglio tutte le sfumature di Steins;Gate, è consigliato almeno un rewatch.

BONUS: Sigla

La sigla è un aspetto molto importante per una serie tv, e quella di Steins;Gate è un vero gioiellino. In particolar modo la sigla di chiusura, che come al solito arriverà nel momento caldo dell’episodio a segnalarci che i viaggi nel tempo sono momentaneamente terminati, ma che – visto il grado di dipendenza che provoca questa serie – è molto probabile che ricomincino nel giro di pochi minuti.

Se siete fan dei cartoni animati giapponesi, vi consigliamo: Netflix ordina 20 anime, spunta il reboot de “I cavalieri dello zodiaco”.

Per rimanere sempre aggiornati su tutte le ultime novità Netflix, seguite il gruppo Punto Netflix Italia.

22237176 10214282743332807 1976948039 n