Il cast de i Guardiani della Galassia si schiera con James Gunn

Sul proprio profilo Instagram, Chris Pratt pubblica una lettera aperta firmata da tutto il cast per sostenere il regista James Gunn dopo l'improvviso licenziamento

Gunn
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Alla fine Chris Pratt, Zoe Saldana, Vin Diesel, Bradley Cooper e tutto il cast de I Guardiani della Galassia ha espresso il proprio sostegno al regista James Gunn, dopo esser stato licenziato. A farlo sapere è Pratt, alias Star-Lord il protagonista del franchise, che facendosi portavoce di tutto il cast pubblica sul suo profilo ufficiale di Instagram una lettera aperta a sostegno di Gunn.

 

“Sebbene non approvo le inappropriate battute di James Gunn di alcuni anni fa, ritengo che sia una brava persona. E personalmente mi piacerebbe rivederlo come regista del volume 3. Per favore leggete la seguente dichiarazione – firmata da tutto il cast”.

Dopo i tiepidi commenti dei primi giorni, ecco dunque che tutto il cast prende una posizione più forte e decisa sulla questione, nessuno escluso. Il regista James Gunn era stato licenziato a seguito di alcune “battute” infelici fatte anni fa sul suo profilo Twitter (come: Le risate sono la miglior medicina. Ecco perché rido delle persone con AIDS). La Disney, che ha mal digerito il comportamento del regista de I Guardiani della Galassia vol. 1 e 2, ha optato per il licenziamento dovuto ad: “incompatibilità con i valori dello studio”. In seguito lo stesso Gunn, che aveva già cancellato i post, si scusò dichiarando tramite un portavoce:

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“Le mie parole di quasi un decennio fa erano, all’epoca, degli sforzi vani ed infelici di essere provocatorio”.

Tuttavia la Disney non ha ancora fatto marcia indietro sulla decisione e dalla parte di Gunn ora si è schierato l’intero cast che, come scritto nella lettera aperta, sono totalmente dalla sua parte. Dieci giorni per poter riflettere, pregare, ascoltare e discutere, tempo che ha permesso loro di notare il grande sostegno che si è creato intorno al regista.

“Non c’è spazio per un giusto processo nell’opinione pubblica. James non sarà probabilmente l’ultima brava persona che viene posto sotto processo. Data la forte divisione politica presente in questo paese, è corretto dire che problemi come questi continueranno, anche se speriamo che gli americani di ogni orientamento politico smettano di dedicarsi alla diffamazione e di strumentalizzare la mentalità di gruppo”.

La storia di James Gunn non è finita, come si legge nella lettera. Ne è sicuro il cast che vuole ricordare il piacere di passare tanti anni sul set con lui e il grande lavoro svolto insieme. Ora la palla passa in mano alla Disney che può decidere se ascoltare o meno questa grande voce.

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