I 7 motivi per cui Il Sacrificio del Cervo Sacro è il miglior film del 2017

Il Sacrificio del Cervo Sacro è uno dei migliori film del 2017. A fronte di una incredibile bravura tecnica ed un soggetto radicato nel mito ecco 7 motivi per cui è il miglior film della scorsa stagione.

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5. Martin

Barry Keoghan è la scelta adatta per il personaggio di Martin, il misterioso ragazzo sempre in compagnia del dott.Murphy con cui intrattiene un rapporto ambiguo. Un po’ amicale, un po’ genitoriale, equivocamente un po’ malefico.

Il suo ruolo, infatti, potrebbe essere frainteso. Visto che suo padre è morto a causa del dottore che – per senso di colpa – lo protegge, tutto ciò che avviene alla famiglia di Murphy è facilmente imputabile al ragazzo. Martin è la perfetta rappresentazione dell’oracolo: annuncia la sventura senza poterla controllare.

Il sacrificio del cervo sacro

Il suo progressivo avvicinamento alla malcapitata famiglia è il simbolo di una profezia aberrante che entra a poco a poco tra le mura domestiche (a loro volta simbolo di tranquillità). E, non a caso, ad invitare Martin a casa sarà proprio il dottore.

6. La disperazione

Nonostante la componente thriller ed un filo logico da seguire, Lanthimos non risparmia allo spettatore neanche la sofferenza e la disperaizone di una famiglia che sta per perdere i suoi due figli.

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Il sacrificio del cervo sacro

È la disperazione a lacerare il velo dell’ipocrisia e delle false apparenze mostrando fragili e miserabili due medici che non possono affidarsi alla scienza. A poco serviranno grandi professori e grandi pareri: il fato non è controllabile dall’umano, se non a patto di grandi sacrifici. Quello che oggi chiameremmo “vendere l’anima al diavolo”.

7.  And we gonna let it burn burn burn burn

La scena in cui la piccola Kim canta davanti a Martin Burn di Ellie Goulding è una delle migliori del film, esteticamente parlando. La grande quercia alle spalle della ragazzina che canta riporta alla mente le grandi suggestioni visive di Terrence Malick e la fotografia fredda “autunnale” rende l’esperienza surreale.the killing of a sacred deer 2017 3

 

Lo sforzo della giovane cantante contiene qualcosa di innaturale, di artificioso, contribuendo ad aumentare lo straniamento dello spettatore dinanzi ad una scena – nei fatti – di amore adolescenziale. Probabilmente la canzone non è scelta a caso: simbolo di innocenza e del mondo pop che piace agli adolescenti più avanti dice “When the lights turned down, they don’t know what they heard”. Una premonizione di ciò che sta per accadere.

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