Rose McGowan a gamba tesa sulla scena di stupro con Tarantino in Planet Terror

In un'intervista a Vanity Fair, Rose McGowan chiama in causa i "giochi mentali" di Rodriguez sul set di Grindhouse - Planet Terror.

Condividi l'articolo

Sebbene la sua uscita sia attesa per la fine del mese, Brave fa già parlare di sè.

Il libro di memorie scritto da Rose McGowan si concentrerà sulla sua lotta contro le molestie sessuali e, più in generale, sulla situazione di subalternità subita dalle donne nel mondo di Hollywood.

Fra i vari episodi narrati sarà ovviamente presente anche il presunto stupro di Harvey Weinstein avvenuto durante il Sundance Festival del 1997.

In una recente intervista a Vanity Fair, Rose McGowan si è soffermata su un episodio indirettamente correlato alla vicenda. In tale occasione ha chiamando in causa i registi Robert Rodriguez e Quentin Tarantino.

Scelta da Rodriguez per interpretare Cherry Darling in Grindhouse – Planet Terror, l’attrice ha dichiarato di essersi immediatamente fidata del regista. Tanta era la fiducia che gli avrebbe immediatamente raccontanto lo stupro subito.

Secondo Rose McGowan, Robert Rodriguez avrebbe usato tale informazione contro di lei.

La scena dello stupro da parte di Tarantino sarebbe infatti stata inserita in sceneggiatura solo in seguito alla confessione dell’attrice. La sequenza sarebbe ispirata proprio al racconto fornito da McGowan riguardo la violenza subita da parte di Weinstein.

“Stavo perdendo la presa sulla mia sanità mentale”

Il culmine sarebbe arrivato con la decisione di vendere i diritti del film proprio alla Dimensions Film di Harvey Weinstein, mossa che Rose McGowan definisce “atto di crudeltà.”

La posizione di Tarantino nella questione Weinstein era già considerata quantomento ambigua. Se volete approfondire, trovere QUI il nostro articolo a riguardo.

LEGGI ANCHE:  Tarantino: "C'è un filo che lega il mio decimo film a Le Iene"