La scelta di Kasia Smutniak per interpretare Maria scatena la polemica
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La decisione del regista Mel Gibson di affidare all’attrice polacca Kasia Smutniak il ruolo di Maria nel film La Resurrezione di Cristo ha scatenato forti polemiche in Polonia, soprattutto tra i gruppi cattolici di estrema destra. L’attrice, infatti, è nota nel suo Paese per il suo impegno a favore dei diritti delle donne e per la libertà di scelta sull’aborto, posizioni che hanno irritato i sostenitori del partito conservatore Diritto e Giustizia (PiS).
Secondo quanto riportato da Variety, le riprese del film sono iniziate ai primi di ottobre presso gli studi di Cinecittà a Roma, segnando il ritorno dietro la macchina da presa di Gibson per il sequel del suo celebre film del 2004 La Passione di Cristo. Il nuovo capitolo presenta un cast completamente rinnovato: l’attore finlandese Jaakko Ohtonen (The Last Kingdom) interpreta Gesù, subentrando a Jim Caviezel, mentre Maria Maddalena sarà interpretata dall’attrice cubana Mariela Garriga. Kasia Smutniak, invece, prende il posto di Maia Morgenstern nel ruolo di Maria.
I media polacchi riferiscono che i sostenitori del PiS avrebbero inviato lettere di protesta alla Icon Productions di Gibson, criticando apertamente la scelta dell’attrice. Nel mirino, in particolare, il suo sostegno al movimento Strajk Kobiet (Sciopero delle Donne), simbolo della campagna nazionale contro le rigide leggi polacche sull’aborto. Il movimento è riconoscibile dal logo che raffigura una suffragetta con un fulmine rosso.
Contattato da Variety, il portavoce di Gibson Alan Nierob ha dichiarato di non essere a conoscenza di tali proteste. Nessun commento, invece, da parte della stessa Kasia Smutniak o del suo agente.
L’attrice, che da anni vive in Italia, vanta una carriera consolidata nel cinema e nella televisione, con oltre 40 film e serie all’attivo, tra cui le produzioni Sky Devils e Domina, dove interpreta la protagonista Livia Drusilla. Nel 2023 ha debuttato alla regia con il documentario Walls (Mur), presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, un diario di viaggio che denuncia la costruzione del muro anti-migranti nella Polonia orientale.
Alcuni oppositori del casting di Kasia Smutniak avrebbero inoltre tentato di coinvolgere commentatori conservatori statunitensi, come Candace Owens, per amplificare la protesta sui social.
Nonostante le polemiche, questa non sarebbe la prima volta che Gibson sceglie un’attrice favorevole al diritto di scelta: anche Monica Bellucci, che interpretava Maria Maddalena ne La Passione di Cristo, aveva espresso pubblicamente posizioni pro-choice, definendo il divieto di aborto una “falsità morale”.
L’ex protagonista Jim Caviezel, noto per la sua fede cattolica e la ferma opposizione all’aborto, non prenderà parte al sequel. Una decisione che, unita al casting di Kasia Smutniak, conferma come Gibson – nonostante la sua fama di regista conservatore – non esiti a separare le convinzioni religiose personali dalle scelte artistiche
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