The Witcher 4, il voice actor di Geralt a chi chiama il gioco woke: “È stupido”

Geralt
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“Non possiamo avere Geralt in ogni singolo gioco fino alla nausea. Abbiamo visto la fine del suo viaggio. Leggete i maledetti libri” dice il voice actor, celebrando Ciri come nuova protagonista

La notizia che Ciri sarà la protagonista di fatto di The Witcher 4, prendendo il posto di Geralt, ha portato molti fan a definire il nuovo titolo della saga CD Projekt “woke” per quanto chi ha letto i romanzi – ma anche visto la serie Netflix – sa che nella storia Cirilla è co-protagonista fin dall’inizio, almeno quanto Geralt.

Ora Doug Cockle, il voice actor storico dello strigo, difende l’impostazione del nuovo gioco e critica chi lo definisce “woke”: “È stupido. Non è woke, non c’è niente di woke riguardo a questo. Ciri è un personaggio figo di The Witcher, si focalizzeranno su questo personaggio ed è grandioso”.

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“Non possiamo semplicemente avere Geralt in ogni singolo gioco di The Witcher fino alla nausea, per tutta l’eternità. Abbiamo visto la fine del suo viaggio in Blood and Wine [il DLC di The Witcher 3]. Blood and Wine doveva portare a termine quel viaggio. Io celebro Ciri. Celebro lei come protagonista”.

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“Se leggete i maledetti libri, capite perché CD Projekt ha seguito questa strada. C’è un ricco mondo di cose da esplorare con Ciri, che non conoscevano quando l’hanno inserita in The Witcher 3, perché la storia riguardava Geralt. Ma lei vi fa cenno. Se pensate che sia woke, leggete i maledetti libri – sono buoni, prima di tutto. E secondo, non penserete più che è woke”.

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Fonte: IGN