Civil War, la spiegazione del finale del film di Garland

L'ultimo film di Alex Garland, Civil War, ha un finale esplosivo con diverse morti significative. Analizziamo i momenti più importanti del finale e il perché è scoppiata questa guerra civile.

Jesse Plemons e Kirsten Dunst in Civil War
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L’ultimo film di Alex Garland, Civil War, esplora l’importanza del fotogiornalismo in guerra. Negli Stati Uniti è scoppiata una guerra civile e le forze occidentali ribelli hanno intenzione di uccidere il presidente, al suo terzo mandato. Due reporter (ma diventeranno quattro, durante il film) partono per un viaggio in auto da New York a Washington con l’obiettivo di fare un’ultima foto e un’ultima intervista al presidente, prima che sia troppo tardi.

Nel finale, le forze occidentali riescono a introdursi nella Casa Bianca e Lee (Kirsten Dunst), Joel (Wagner Moura) e Jessie (Cailee Spaeny) li seguono. I servizi segreti fedeli al presidente e le forze occidentali ribelli si scambiano colpi di arma da fuoco e Jessie rotola nel corridoio per fare un ultimo scatto, prima di entrare nella stanza ovale dove si nasconde il presidente. Lee salta davanti a lei per salvarla dai proiettili e viene uccisa. Poco dopo, il presidente viene catturato e Joel gli chiede le sue ultime parole, con Jessie che scatta una foto di questo momento storico.

Le morti di Lee e del presidente alla fine di Civil War

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Le attrici Kirsten Dunst e Cailee Spaeny in una scena di Civil War

Mentre Lee all’inizio è contraria al fatto che Jessie si avventuri con loro in una missione suicida, il film culmina con la stessa Lee che si sacrifica per salvarle la vita all’interno della Casa Bianca. Poi Jessie fotografa la morte di Lee, rispondendo implicitamente alla domanda che il personaggio interpretato da Kirsten Dunst le aveva fatto all’inizio del viaggio (Se io morissi, mi fotograferesti? E lei aveva risposto “Secondo te”?). Questa è Jessie all’inizio della sua carriera fotografica, mentre Lee aveva cancellato la foto del cadavere di Sammy dalla sua macchina fotografica.

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La perdita del suo mentore cambia profondamente Lee e quando arriva alla Casa Bianca è come se mettesse tutto finalmente a fuoco. Lee si immola per salvare Jessie perché aveva dato tutto per anni e perdere Sammy era stata la dimostrazione delle vere conseguenze del suo lavoro. Si è sacrificata per assicurarsi che la nuova fotografa di guerra continuasse a vivere per assistere alla caduta del presidente. Lee riconosceva l’importanza del lavoro. Non voleva assistere alla morte di Jessie, dato che era ancora così giovane.

Il presidente degli Stati Uniti (Nick Offerman), nel frattempo, viene ucciso da alcuni soldati al servizio delle forze occidentali. Le sue ultime parole sono banali, spontanee (“Non uccidermi, per favore”), che Joel conferma essere abbastanza buone per un’esclusiva prima che gli sparino, anche se non è chiaro se la morte del presidente significhi anche la fine della guerra civile.

Quale futuro per gli Stati Uniti e cosa ha scatenato la guerra civile?

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L’attore Jesse Plemons in una scena di Civil War

Civil War termina con la morte del presidente per mano delle forze occidentali. Ciò che non rivela il film, tuttavia, è come il Paese andrà avanti in seguito. Il film stesso catapulta gli spettatori nel mezzo di un conflitto senza rivelare quando o cosa abbia causato la guerra civile. Ma il finale è “aperto”, poiché non c’è alcuna conferma su cosa accadrà dopo. Garland probabilmente voleva lasciarlo così, considerando che anche il destino politico delle varie fazioni non ci viene mai del tutto rivelato.

Il ragionamento dietro la strana alleanza tra Texas e California è un’indicazione che la guerra non riguarda la politica democratica o repubblicana, ma piuttosto il fatto che un presidente corrotto abbia illegalmente deciso di fare anche un terzo mandato (quando il massimo che se ne possono fare è due). Il presidente ha poi sciolto l’FBI, ha usato la forza militare contro i cittadini americani e ha rifiutato di rinunciare al suo potere esecutivo sconfessando il sistema di controlli ed equilibri su cui gli Stati Uniti erano stati costruiti sin dalla loro nascita. Tutte queste cose, però, ci vengono dette in un minuto e mezzo al massimo, all’inizio del film, non proprio l’ideale per spiegare bene a chi lo guarda il contesto nel quale è ambientata la storia.

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Il vero significato del finale di Civil War: l’importanza del fotogiornalismo in guerra

Il finale di Civil War sottolinea l’importanza del fotogiornalismo in guerra. Paradossalmente la carriera di Lee come fotografa di guerra potrebbe non aver posto fine a nessuna guerra, ma testimoniarla attraverso il suo obiettivo è servito a ricordare la storia e gli eventi che si sono verificati nel mondo.

In più, il finale di Civil War chiede al pubblico di prendere posizione sulla guerra, attraverso la prospettiva della documentazione fotografica e delle esperienze di Lee e del suo team. Dà significato e peso alla fotografia di guerra come elemento fondamentale del giornalismo, soprattutto perché Lee vuole svolgere il suo lavoro senza pregiudizi. La morte di Sammy e Lee alla fine di Civil War suggerisce che non sono morti invano e che il loro lavoro continuerà attraverso gli occhi di Joel e Jessie.

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