Elodie: “Spogliarsi è un gioco, è libertà”

Parlando con GQ, Elodie ha spiegato l'idea che sta dietro al suo spogliarsi in scena

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Credits: YouTube/ Elodie - Bagno a mezzanotte
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Elodie è in questo momento impegnata in una serie di concerti in giro per l’Italia. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista a GQ rispondendo a chi la accusa di spogliarsi per gli uomini.

C’è chi pensa che io mi spogli per gli uomini, ma quando mai? Spogliarsi è un gioco, può raccontare, significa sentirsi liberi di esprimersi nello spazio. Il tipo di risposta che ho ricevuto però dimostra quanto il corpo sia ancora un argomento complesso per noi donne – ha detto Elodie

Elodie ha anche parlato del tema della salute mentale dicendo:

Mi sembra che noi abbiamo dei tabù dove non dovremmo averne e non ce li abbiamo dove dovremmo averne… siamo tutti al contrario. La cura della salute mentale è importante, ma non solo per te, lo è soprattutto per il prossimo. Devi farlo per te, sì, ma anche per gli altri, perché non è che devi sfondare le persone che entrano nella tua vita, no?

Io amo stare con gli altri, funziono meglio quando ho vicino delle persone, però, se non stai bene, poi, le persone le fai stare male. Quindi credo che sia importante, per essere sempre più cosciente di chi sono, di chi sono stata. E, ti dirò, anche per praticità, per fare bene il mio lavoro. Non è un percorso facile: ti dico, con la prima persona – vivevo ancora a Roma – non mi ci trovavo per niente e ci ho messo un anno per trovare il coraggio per decidere di cambiare.

Non tutte le terapie sono giuste per tutti, non tutte le persone che incontri sono giuste, devi essere lucido e capire chi e quale tipo di terapia fa per te. Con la mia terapeuta di adesso c’è una connessione profonda, mi fido della sua intelligenza e delle sue capacità

Parlando poi del fatto di lavorare in Italia, la cantante ha detto:

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Non faccio parte della generazione Z, ma sicuramente faccio parte di una nuova generazione di italiani e in qualche modo questo mi rende molto orgogliosa perché noi siamo un Paese stupendo di gente stupenda. Mi piace proprio l’idea di lavorare qui, perché per assurdo è molto più utile, è una sfida. E poi io sono ottimista, sono sicura che la mentalità cambierà, non si può fare altrimenti. E chi ora non lo accetta dovrà accettarlo: stiamo andando avanti

Che ne pensate?

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