Riccardo Muti, lo sfogo sulla situazione della cultura

Ospite della Fondazione Prada di Milano, Riccardo Muti ha parlato della situazione della cultura italiana

riccardo muti
Credits: YouTube/Mercadante - Riccardo Muti - Symphony from I due Figaro - Concert
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Riccardo Muti presente alla Fondazione Prada di Milano, in occasione della presentazione dei prossimi appuntamenti della Muti Italian Opera Academy, ha parlato della situazione della cultura italiana, evidentemente preoccupato.

Siamo il Paese con la storia della musica più lunga del mondo, ma tutto rischia di disperdersi – dice Riccardo Muti. Dobbiamo preoccuparci delle nuove generazioni. Il nostro Paese andrà altrimenti a sbattere contro un muro. I giovani sono pronti a recepire, siamo noi che non vogliamo ascoltarli. La città di Seul ha 20 orchestre sinfoniche, noi non le abbiamo nell’intera Italia. Dovremmo aiutare a scoprire il mondo fantastico dei suoni a partire dalla materna fino all’università

Non ci curiamo delle nostre radici. Stiamo bruciando i nostri rapporti con la cultura del passato. La casa del librettista Da Ponte è in vendita: è una vergogna. Stesso discorso per quella di Paisiello. Non parliamo poi di villa Sant’Agata di Verdi, non si capisce in che direzione stia andando. E a fronte di tutto questo di cosa scrivono i media? Dei rapper e dei Maneskin. I fari sono puntati sui cosiddetti eventi del momento, sulle aperture, ma non sono quelli i momenti culminanti della cultura di un Paese, sono mondanità

Il riferimento del maestro è alla messa in vendita della casa in Vittorio Veneto di Lorenzo Da Ponte, librettista di opere come Don Giovanni, Così fan tutte e Le nozze di Figaro di Mozart. Andando avanti Riccardo Muti ha ringraziato Miuccia Prada e il marito Maurizio Bertelli per il loro sostegno al suo progetto.

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È un ringraziamento dal mondo della cultura, di cui siete fra i pochi sostenitori

Quella del maestro Riccardo Muti è una voce autorevole che merita di essere ascoltata. Ho dato immediatamente disposizioni agli uffici del Ministero di seguire la vicenda della vendita della casa di Lorenzo Da Ponte, a Vittorio Veneto, per accertare se sussistano i presupposti per l’esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato – queste le parole del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano a seguite delle dichiarazioni del celebre direttore d’orchestra

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