Prisoners: perché il thriller di Villeneuve è la migliore interpretazione di Hugh Jackman [VIDEO]

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In Prisoners il personaggio interpretato da Hugh Jackman brilla di uno spessore e una ambiguità che colpiscono con una forza immensa grazie alla bravura del navigato attore

Prisoners è l’acclamato crime thriller di Denis Villeneuve comprendente nel cast Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal e Paul Dano. Un film colmo di mistero e di tensione, che indaga sui confini della morale e ci racconta una storia morbosa piena di angoli in ombra, nella quale farsi strada è difficile quanto doloroso.

Hugh Jackman interpreta Keller, il padre di una delle due bambine scomparse che fin da subito sceglie di prendere in mano la situazione, decidendo che la polizia non sta facendo abbastanza e cedendo al suo carattere impetuoso, deciso a fare di tutto per ritrovare la figlia sparita.

Rapisce quindi Alex (Paul Dano), il principale indiziato, e lo tiene prigioniero arrivando a picchiarlo e torturandolo sia psicologicamente che fisicamente, non fermandosi di fronte a nulla pur di arrivare a sapere dove sono le due bambine. I suoi modi ci portano presto a chiederci quanto e in cosa egli sia migliore del rapitore stesso: dove inizia e dove finisce la sua umanità?

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Scopriamo anche che Keller non è un uomo perfetto e che ha i suoi demoni: il padre si è suicidato misteriosamente, e lui cela nel suo passato una dipendenza dall’alcol che riemerge prontamente quando la figlia sparisce. Inoltre le sue reazioni violente e la sua intemperanza in genere parlano da sé.

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