Brian Jones: la tragica e misteriosa morte del fondatore dei Rolling Stones

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Brian Jones, il genio polistrumentista fondatore dei leggendari Rolling Stones, perse la vita nel 1969 all’apice del successo. Questa è la storia di come morì all’improvviso, in circostanze mai del tutto chiarite

Il 3 luglio 1969 il mondo della musica venne scosso dalla notizia della morte di Brian Jones, uno dei membri e di fatto fondatore dei leggendari Rolling Stones. La morte di Jones segnò la fine di un’epoca e lasciò un vuoto nella scena musicale che ancora oggi si fa sentire. La sua vita e la sua carriera furono caratterizzate da talento, successo e spirito innovativo,

Ma dietro la fama e il rock and roll purtroppo il musicista combatteva anche una lotta personale contro i suoi demoni interiori. Jones, nato il 28 febbraio 1942, fu con i Rolling Stones un polistrumentista eccezionale, noto principalmente per il suo virtuosismo alla chitarra ma capace di suonare anche sassofono, armonica a bocca, tastiere e molti altri strumenti.

La sua influenza musicale fu fondamentale nella costruzione del sound distintivo della band, mescolando rock and roll, blues e altri generi musicali, e introducendo nuovi strumenti e sonorità nelle loro canzoni. Fu lui, per esempio, ad insistere nell’uso del sitar in Paint It, Black, sul modello dei rivali Beatles.

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Nonostante il suo talento straordinario (o forse proprio per via dello stesso), la vita di Brian Jones era tormentata da problemi personali. Il suo rapporto con la droga e l’alcool lo condusse a un vortice di autodistruzione e instabilità emotiva. I conflitti interni tra Jones e gli altri membri della band, specie con Mick Jagger e Keith Richards, portarono presto a una crescente tensione all’interno dei Rolling Stones.

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