L’esperienza di Elon Musk alla guida di Twitterè già arrivata alla sua fine. Il magnate ha infatti acquistato il social del cinguettio per 44 miliardi di dollari lo scorso ottobre e da quel momento in poi ha iniziato una e vera propria rivoluzione all’iinterno della società. Ha infatti licenziato moltissimi dipendenti e ha anche introdotto alcune novità che hanno fatto storcere il naso a moltissime persone. Per questo motivo ha deciso dunque di chiedere all’utenza se volesse le sue dimissioni (qui i dettagli) e dopo aver ottenuto un si come risposta, ha deciso effettivamente di lasciare la carica di CEO, annunciandolo, ovviamente, con un Tweet.
Sono entusiasta di annunciare che ho assunto una nuova CEO per X/Twitter. Inizierà a lavorare tra 6 settimane! Il mio ruolo sarà da quel momento in poi quello di presidente esecutivo e CTO, supervisionando prodotti, software e sysops.
Tra le decisioni prese da Elon Musk per Twitter, la più controversa è sicuramente quello relativo alle spunte blu. Ora infatti non saranno più poste dal social una volta confermata l’identità della persona, spesso molto nota, in questione, ma potranno essere acquistate da chiunque pagando la modica cifra di 8 dollari al mese. Questo servirà per aumentare gli introiti di Twitter ma ha anche un riscontro pericoloso. Infatti è facilissimo per chiunque fingere di essere di una persona famosa e veicolare fake news.
Il problema relativo a questa nuova versione delle spunte blu di Twitter era stato al centro di un breve diverbio online tra Elon Musk e Alexandria Ocasio-Cortez, figura portante della sinistra americana. La politica aveva infatti scritto su Twitter: mi fa molto ridere che un miliardario cerchi seriamente di vendere alla gente l’idea che la ‘libertà di espressione’ costì in realtà 8 dollari al mese in base ad un piano di abbonamento. Provocazione alla quale il magnate aveva risposto ironico Grazie del feedback, ora pagami 8 dollari